Appena avrò lettere verrò costì ed allora spero che starà benissimo
ed io le racconterò tante cose. Mi ossequi tanto la Sig.ra Regina che ringrazio della bontà che ebbe di farmi aver presto sue nuove; e mi saluti Antonio cui anelo di rivedere. Se scriverà alla Sig.ra Gigina la ossequii tanto per me; e si compiaccia pure ricordarmi alla Sig.ra Nencini e tutti di sua famiglia.
Mi faccia avere sue notizie e mi dica se il sig. Centofanti sia costì col Matteucci. La Sig.ra Rosina saluta tutti
io fo del pari e prego lei
Sig.ra Giannina
a credermi
d.mo servo
Barnabei
VI
Carissima Sig.a Giannina
Io fui oltremodo contento nell'udire prima dal Folini (51) notizie della sua felicissima accademia
e poi nel leggere le relazioni dei giornali; e se questa mia contentezza io non abbia potuto significarle prima
lo attribuisca non a mia noncuranza
ma alle mie occupazioni ed ai miei doveri di studio
per compiere i quali sono le tante volte privato del piacere di scrivere una lettera
e quindi della speranza di riceverne. Tuttavia spero che le mie congratulazioni benché tardive non le giungeranno meno accette
in quanto che ella sa che muovono sincere dal fondo dell'anima. Io la sera di lunedì non era buono a far nulla; avevo qui aperti i miei libri ma pensavo a loro quanto alle cave di Fiesole; avevo sempre innanzi lei
e mi pareva assistere ai suoi improvvisi e vedere commossi tutti gli astanti. Scrissi allora alla Gigina
cui non scriveva da tanto tempo
la quale
poverina!
sarà stata anco lei quella sera in agitazione
e del non essere spettatrice delle glorie della sorella avrà certamente provato rammarico.
(51)
Paolo Folini (1805-1890)
architetto e scultore nativo di Seravezza (Lucca)
studiò all'Istituto Fiorentino d'Arti. Fu assistente dell'ingegnere Rodolfo
Castinelli (vedi nota 59).
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