Antonio forse le avrà scritto che io fui con lui gli ultimi giorni di Carnevale
e si doveva
secondo erasi stabilito
farle una lettera in comune
nella quale io le dicessi che egli si era ingannato attribuendomi la colpa di avergli mandata una lettera senza francobollo
ed averlo assoggettato alla [...]
giacché
come si vedeva
ed egli se ne persuase
nella sopraccennata il bollo era stato tolto da qualche mano gentile ufficiale
per cavarne profitto.
Io mi divertii molto
e passammo giorni contentissimi assieme
e si chiuse il Carnevale con solenni maccheroni
che furono fatti e mangiati meravigliosamente. Vidi i Matteucci
il Frullani e tutti gli amici
i quali vogliono esserle ricordati. Ed ora me ne sto qui tranquillo e solo
e sebbene col sopravvenire del Prof. Ranalli (52) sieno cresciute le lezioni e gli obblighi di studio
tuttavolta mi contento e ringrazio Iddio. Qualche volta la domenica vo dalla Sig.ra Castinelli
la quale mi domanda sempre di lei
ed è tanto buona la poveretta in mezzo alla sua afflizione.
Io spero che questa mia la troverà perfettamente bene
e spero del pari che quando le poesie saranno stampate
la si ricorderà di me
e me ne farà avere una copia perché non mi sia negato il bene di leggerla. Mi raccomandi alla Mamma ed al caro Finuccio
e se li vedrà
faccia i miei saluti al Prof. Giorgini (53) al Prof. Govi (54) ed al senatore Irelli (55).
Lei accolga i miei ossequi
e mi creda
d.mo servo
Barnabei
Pisa 7 marzo 1863
(52)
Ferdinando Ranalli (1813-1894)
storico e letterato
fu esule da Roma
nel 1837 a causa della sua traduzione delle Epistole del Petrarca
il cui libro fu proibito. Per le attenzioni poliziesche si stabilì in Toscana
dove insegnò a Pisa fino alla restaurazione
poi a Firenze
quindi all'Università
di Pisa fino al 1884. Fu anche deputato.
(53)
Giambattista Giorgini (1818-1906)
docente nelle Università di Siena e
di Pisa
combatté nel 1848 a Curtatone e a Montanara con il grado di capitano
nel battaglione universitario. Fu deputato dal 1860 e senatore nel
1872. Era il genero di Alessandro Manzoni
avendone sposato la figlia
Vittoria
la quale nel 1864 presentò l'illustre padre al Barnabei.
(54)
Gilberto Govi (1826-1889)
insegnò fisica nelle Università di Firenze e
Torino e fu anche deputato del regno.
(55)
Vincenzo Irelli (1805-1895)
patriota e politico di Teramo
partecipò ai
moti del 1848 e l'anno successivo fu condannato dalla Gran Corte militare.
Primo sindaco di Teramo dopo l'Unità d'Italia
fu eletto senatore nel
1862. Impegnato anche nella deputazione provinciale
ricoprì svariati incarichi
in commissioni ed enti teramani.
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