Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Antonio forse le avrà scritto che io fui con lui gli ultimi giorni di Carnevale e si doveva secondo erasi stabilito farle una lettera in comune nella quale io le dicessi che egli si era ingannato attribuendomi la colpa di avergli mandata una lettera senza francobollo ed averlo assoggettato alla [...] giacché come si vedeva ed egli se ne persuase nella sopraccennata il bollo era stato tolto da qualche mano gentile ufficiale per cavarne profitto.
     Io mi divertii molto e passammo giorni contentissimi assieme e si chiuse il Carnevale con solenni maccheroni che furono fatti e mangiati meravigliosamente. Vidi i Matteucci il Frullani e tutti gli amici i quali vogliono esserle ricordati. Ed ora me ne sto qui tranquillo e solo e sebbene col sopravvenire del Prof. Ranalli (52) sieno cresciute le lezioni e gli obblighi di studio tuttavolta mi contento e ringrazio Iddio. Qualche volta la domenica vo dalla Sig.ra Castinelli la quale mi domanda sempre di lei ed è tanto buona la poveretta in mezzo alla sua afflizione.
     Io spero che questa mia la troverà perfettamente bene e spero del pari che quando le poesie saranno stampate la si ricorderà di me e me ne farà avere una copia perché non mi sia negato il bene di leggerla. Mi raccomandi alla Mamma ed al caro Finuccio e se li vedrà faccia i miei saluti al Prof. Giorgini (53) al Prof. Govi (54) ed al senatore Irelli (55).
     Lei accolga i miei ossequi e mi creda

     d.mo servo
     Barnabei

     Pisa 7 marzo 1863

(52) Ferdinando Ranalli (1813-1894) storico e letterato fu esule da Roma nel 1837 a causa della sua traduzione delle Epistole del Petrarca il cui libro fu proibito. Per le attenzioni poliziesche si stabilì in Toscana dove insegnò a Pisa fino alla restaurazione poi a Firenze quindi all'Università di Pisa fino al 1884. Fu anche deputato.

(53) Giambattista Giorgini (1818-1906) docente nelle Università di Siena e di Pisa combatté nel 1848 a Curtatone e a Montanara con il grado di capitano nel battaglione universitario. Fu deputato dal 1860 e senatore nel 1872. Era il genero di Alessandro Manzoni avendone sposato la figlia Vittoria la quale nel 1864 presentò l'illustre padre al Barnabei.

(54) Gilberto Govi (1826-1889) insegnò fisica nelle Università di Firenze e Torino e fu anche deputato del regno.

(55) Vincenzo Irelli (1805-1895) patriota e politico di Teramo partecipò ai moti del 1848 e l'anno successivo fu condannato dalla Gran Corte militare. Primo sindaco di Teramo dopo l'Unità d'Italia fu eletto senatore nel 1862. Impegnato anche nella deputazione provinciale ricoprì svariati incarichi in commissioni ed enti teramani.