Scriverò al Maggiorani subito. Scrivetemi quando venite
e se io posso fare qualche cosa per voi. Per Bacco! spero non farete complimenti. Scrivetemi e ditemi quello che volete. Sono molto contento di potervi rivedere. Parleremo di tante cose. Intanto un saluto affettuoso alla mamma
alla Gigina
a tutti a tutti.
Col desiderio di rivedervi presto con Antonio
credetemi sempre
Napoli 28 genn. 1870
St. Pace n° 7
aff.mo dev.mo
FBarnabei
Cecco fa mille saluti a tutti
XXV
Carissima Sig.ra Giannina
Credevo di poter venire domani con Antonio; ma non mi sarà possibile. Calcolerei di fare una gita in uno di questi giorni per potervi vedere prima che veniate a Napoli.
Vi scriverò un giorno o due giorni prima
acciò io sappia se siete a Caserta
e se vi possa trovare. Per ora mille e mille saluti a voi ed alla mamma anche per parte di Cecco.
25 febb. 1870
aff.mo e dev.mo
Fbarnabei
XXVI
Carissima Sig.ra Giannina
Cecco scrisse subito ad Antonio
e gli mandò poi gran parte della commissione per mezzo della Signora Eleonora Pazzi: il resto lo manderà per mezzo vostro quando verrete qui. Io spero che voi scriverete subito che venite
e mi auguro che il tempo si migliori
altrimenti con questa rigidezza che è ritornata mal si godrebbe dalla nostra visita a Pompei. Ma dopo tante noie di freddo e di umido il mutamento al buono ce lo dobbiamo aspettare da un giorno all'altro.
Il Martorelli non l'ho veduto e non l'ho incontrato. Se scrivete ad Antonio raccomandategli a nome mio quella cosa per cui lo pregai
e che è un affare che mi riguarda molto da vicino
e che potrebbe accomodarsi quante volte se ne preghi il Cav. Giammelli. Il Prof. Tulelli non sa nulla
e non ho avuto tempo di andare a [...]
essendo stato occupato delle ore della sera per certe Signore rumene che mi sono state raccomandate molto dal Prof. Comparetti (86) di Pisa.
(86)
Garibaldi prese la decisione di muovere alla conquista di Roma incoraggiato
dall'assicurazione che i patrioti romani sarebbero insorti per abbattere
il dominio papale. Tuttavia il piano insurrezionale fallì
anche perché
la popolazione della capitale di fatto non si mosse. Le truppe garibaldine
furono stroncate a Villa Glori; quindi il 3 novembre
dopo la vittoria
di Monterotondo
si registrò la disfatta di Mentana
causata sia dalla
crisi dell'organizzazione militare garibaldina
sia dall'impiego da parte
dei francesi dei nuovi fucili chassepots.
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