Se ci à bisogno di queste cose che non si riferiscono alla scuola potevo io pure mandarci qualche cosa.
No
non mi dovete lasciare. Dite a Masi che tenga conto dei miei antecedenti che è tempo mi faccia rendere la giustizia.
Ma fatelo
vi prego
e non mi lasciate voi. Io sopra voi calcolo molto. Fate che la mia giusta speranza non sia tradita. Scriverò a Gigina domani
e domenica vi mando una copia del papiro che ho pubblicato. Sarò contentissimo di vedervi. Ma fate per me
e non lasciate Napoli senza che mi si renda questa giustizia.
Tanti saluti a tutti.
aff.mo
FBarnabei
Sig.ra Giannina: io calcolo sopra di voi
e voi farete valere tutta l'autorità del vostro nome
e tutta la potenza delle relazioni per fare che sia resa a me questa giustizia. Io non potrò mai rassegnarmi a questo: che sia così barbaramente trattato. Voi non lo permetterete.
XXXVIII
Mia carissima Sig.ra Giannina
Io vi faccio mille felici augurii
e ci desidero tutta la contentezza. Vi mandai le mie notizie per mezzo dell'ottimo prof. Vannucci. Avrei voluto scrivervi; ma non mi riesce mai di poter scrivere una lettera lunga
come vorrei mandarla a voi dopo tanto tempo che non ci siamo visti. Quante volte ho sperato di poter fare una corsa a Roma
e trattenermi due o tre giorni! Ma nelle ferie di carnevale e Pasqua ho avuto molto da fare
e posteriormente non ho avuto il coraggio di domandare all'Amicarelli il permesso di restar libero un giorno o due
conoscendo quanto gli spiace se qualcuno senza stretta necessità lascia la scuola anche per una volta.
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