NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Il medico udendo costei, con tutto che ira avesse, motteggiando rispose: - Tu te n'hai data la perdonanza tu stessa, per ciò che, dove tu credesti questa notte un giovane avere che molto bene il pelliccion ti scotesse, avesti un dormiglione; e per ciò va e procaccia la salute del tuo amante, e per innanzi ti guarda di più in casa non menarlo, che io ti pagherei di questa volta e di quella.
     Alla fante per la prima broccata parendo aver ben procacciato, quanto più tosto poté se n'andò alla prigione dove Ruggieri era, e tanto il prigionier lusingò, che egli lasciò a Ruggieri favellare; la quale, poi che informato l'ebbe di ciò che rispondere dovesse allo straticò, se scampar volesse, tanto fece che allo straticò andò davanti.
     Il quale, prima che ascoltare la volesse, per ciò che fresca e gagliarda era, volle una volta attaccare l'uncino alla cristianella di Dio, ed ella, per essere meglio udita, non ne fu punto schifa; e dal macinio levatasi, disse: - Messere, voi avete qui Ruggieri d'Aieroli preso per ladro, e non è così il vero. - E cominciatasi dal capo, gli contò la storia infine alla fine, come ella, sua amica, in casa il medico menato l'avea e come gli avea data bere l'acqua adoppiata non conoscendola, e come per morto l'avea nell'arca messo; e appresso questo, ciò che trà 'l maestro legnaiuolo e il signor della arca aveva udito gli disse, per quella mostrandogli come in casa i prestatori fosse pervenuto Ruggieri.

     Lo straticò, veggendo che leggier cosa era a ritrovare se ciò fosse vero, prima il medico domandò se vero fosse dell'acqua, e trovò che così era stato: e appresso fatti richiedere il legnaiuolo e colui di cui stata era l'arca e' prestatori, dopo molte novelle trovò li prestatori la notte passata aver l'arca imbolata e in casa messalasi. Ultimamente mandò per Ruggieri, e domandatolo dove la sera dinanzi albergato fosse, rispose che dove albergato si fosse non sapeva, ma ben si ricordava che andato era ad albergare con la fante del maestro Mazzeo, nella camera della quale aveva bevuta acqua per gran sete ch'avea; ma che poi di lui stato si fosse, se non quando in casa i prestatori destandosi s'era trovato in una arca, egli non sapeva. Lo straticò, queste cose udendo e gran piacer pigliandone, e alla fante e a Ruggieri e al legnaiuolo e a' prestatoni più volte ridir la fece.


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