NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


Pagina 132
1-40- 80-120- 160-200- 240-280- 320-360- 400-440- 480-520- 560-600- 640-680- 720-745

[Indice]

     Messer Lizio udendo questo disse: - Via, faccialevisi un letto tale quale egli vi cape, e fallo fasciar dattorno d'alcuna sargia, e dormavi e oda cantar l'usignolo a suo senno.
     La giovane, saputo questo, prestamente vi fece fare un letto; e dovendevi la sera vegnente dormire, tanto attese che ella vide Ricciardo, e fecegli un segno posto tra loro, per lo quale egli intese ciò che far si dovea. Messer Lizio, sentendo la giovane essersi andata a letto, serrato uno uscio che della sua camera andava sopra 'l verone, similmente s'andò a dormire. Ricciardo, come d'ogni parte sentì le cose diete, con lo aiuto d'una scala salì sopra un muro, e poi di'n su quel muro appiccandosi a certe morse d'un altro muro, con gran fatica e pericolo se caduto fosse, pervenne in sul verone, dove chetamente con grandissima festa dalla giovane fu ricevuto; e dopo molti basci si coricarono insieme e quasi per tutta la notte diletto e piacer presono l'un dell'altro, molte volte faccende cantar l'usignolo. Ed essendo le notti piccole e il diletto grande e già al giorno vicino, il che essi non credevano, e sì ancora riscaldati e sì dal tempo e sì dallo scherzare, senza alcuna cosa addosso s'addormentarono, avendo la Caterina col destro braccio abbracciato sotto il collo Ricciardo, e con la sinistra mano presolo per quella cosa che voi tra gli uomini più vi vergognate di nominare.

     E in cotal guisa dormendo, senza svegliarsi sopravenne il giorno, e messer Lizio si levò; e ricordandosi la figliuola dormire sopra 'l verone, chetamente l'uscio aprendo disse: - Lasciami vedere come l'usignolo ha fatto questa notte dormir Caterina. - E andato oltre, pianamente levò alta la sargia della quale il letto era fasciato, e Ricciardo e lei vide ignudi e scoperti dormire abbracciati nella guisa di sopra mostrata; e avendo ben conosciuto Ricciardo, di quindi s'uscì, e andonne alla camera della sua donna e chiamolla, dicendo: - Su tosto, donna, lievati e vieni a vedere, che tua figliuola è stata sì vaga dell'usignolo, che ella è stata tanto alla posta che ella l'ha preso e tienlosi in mano.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]