NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Rimase adunque la giovane in questa concordia con la vecchia, che se veduto le venisse un giovinetto, il quale per quella contrada molto spesso passava, del quale tutti i segni le disse, che ella sapesse quello che avesse a fare: e datale un pezzo di carne salata, la mandò con Dio. Le vecchia, non passar molti dì, occultamente le mise colui, di cui ella detto aveva, in camera, e ivi a poco tempo un altro, secondo che alla giovane donna ne venivan piacendo; la quale in cosa che far potesse intorno a ciò, sempre del marito temendo, non ne lasciava a far tratto. Avvenne che, dovendo una sera andare a cena il marito con un suo amico, il quale aveva nome Ercolano, la giovane impose alla vecchia che facesse venire a lei un garzone, che era de' più belli e de' più piacevoli di Perugia; la quale prestamente così fece. Ed essendosi la donna col giovane posti a tavola per cenare, ed ecco Pietro chiamo all'uscio che aperto gli fosse. La donna, questo sentendo, si tenne morta; ma pur volendo, se potuto avesse, celare il giovane, non avendo accorgimento di mandarlo o di farlo nascondere in altra parte, essendo una sua loggetta vicina alla camera nella quale cenavano, sotto una cesta da polli, che v'era, il fece ricoverare, e gittovvi suso un pannaccio d'un saccone che aveva fatto il dì votare; e questo fatto, prestamente fece aprire al marito.

     Al quale entrato in casa ella disse: - Molto tosto l'avete voi trangugiata, questa cena.
     Pietro rispose: - Non l'abbiam noi assaggiata.
     - E come è stato così? - disse la donna.


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