NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     O quanto interviene spesso, e non pur de' pari di questi omicciatti, ma de' molto maggiori di loro, che sono tutto dì mandati per ambasciadori, che delle cose che avvengono hanno a fare quello che 'l Soldano in Francia; e scrivono e dicono, che per dì e per notte mai non hanno posato, ma sempre con grande sollecitudine hanno adoperato, e tutta è stata loro fattura; che attagliano ed intervengono, ed eglino seranno molte volte con quel sentimento che un ceppo; e siano commendati da chi gli ha mandati, e premiati con grandissimi oficj, e con altri guiderdoni, perché gli più si partono dal vero, e spezialmente quando, per essere loro creduto, se ne veggiono seguire vantaggio.
     (Novella XXXI)



     FERRANTINO DA SPOLETO A TODI
     Ferrantino degli Argenti da Spuleto, essendo al soldo della Chiesa a Todi, cavalca di fuori; e poi, essendo tornato tutto bagnato di pioggia, va in una casa (dove truova al fuoco di molte vivande ed una giovene) nella quale per tre dì sta come gli piace.


     A
     LTRO gastigamento diede Ferrantino degli Argenti da Spuleto a uno calonaco di Todi. Perocché, essendo il cardinale del Fiesco per la Chiesa in Todi, ed avendo condotti soldati, fu tra questi uno che avea nome Ferrantino degli Argenti da Spuleto, il quale io scrittore e molti altri vidono esecutore di Firenze nel MCCCXC o circa, per tal segnale che cavalcava uno cavallo con un paio di posole di sì smisurata forma, che le loro coregge erano molto bene un quarto di braccio larghe.
     Essendo stato tolto un castello nel Todino da uno gentiluomo di Todi, convenne che tutti li soldati vi cavalcassino, fra' quali fu questo Ferrantino; e fatto intorno al castello quel danno che poterono sanza riaverlo, tornandosi verso Todi, venne grandissima piova, di che tutti si bagnarono, e fra gli altri si bagnò Ferrantino più che nessuno, perché li suoi panni pareano di sadirlanda, tanto erano rasi. Essendo costui così bagnato, entrò in Todi, ed andò a smontare ad una casetta che tenea a pigione, e disse ad uno suo paggetto, acconciasse i cavalli nella stalla, ed egli andò cercando per la casa, se fuoco o legne d'accenderlo trovasse: niuno bene vi trovò, perocché era povero scudiero, e la sua magione parea la Badia a 'Spazzavento.


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