Opere di letteratura italiana e straniera |
Alla per fine voltosi al suo fante, il pregò per amor di Dio che si collasse nel pozzo, e togliesse un buon coltello appuntata ed una fune, ed o vivi o morti pensasse di legarli; ed egli e 'l figliuolo tirerebbon su la fune del pozzo, alla quale accomandasse li detti porci. Il fante bestia volle servire Torello, e preso il detto fornimento s'attaccòe alla fune del pazzo, e còllavìsi entro. Come fu giunto giuso, e 'l porco ferito gli dà di ciuffo alla gamba, e quanto ne prese tanto ne levò. Sentendo il fante il dolore del morso, comincia a gridare: - Accorr'uomo, oimè, oimè! - a sì alte voci che la vicinanza trasse, e truovano così fortunoso caso; e saputo come il fatta era ito, dicono a Torello: - In buona fé, tu hai fatto un bel risparmio; quando tu riaverai questi porci, faraccelo assapere; e peggio è ch'egli averanno morto questo buon uomo che v'entrò dentro.
E fassi alcuno alla sponda dicendo: - Se' tu vivo? |