NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


Pagina 356
1-40- 80-120- 160-200- 240-280- 320-360- 400-440- 480-520- 560-600- 640-680- 720-745

[Indice]

     E cosė pervennero con questo romore per Calimala, laddove tutti i ritagliatori gittavano i panni dentro e serravano le botteghe. Chi dicea: - Che č?
     E chi dicea: - Che vol dir questo? - e chi stava come smemorato; e molti seguivano le bestie, le quali, voltesi per lo chiassolino che va in Orto San Michele, entrarono tra' granaiuoli e le bigonce del grano, che si vendea sotto il palagio dov'č l'Oratorio, e scalpitarono molti granaiuoli.
     E di quelli ciechi, che sempre ve ne stavano assai nel detto luogo al Pilastro, sentendo il romore, ed essendo sospinti e scalpitati, non sappiendo il caso del romore, menavano i loro bastoni, dando ora all'uno e ora all'altro.
     La maggior parte di quelli che si sentivano dare del bastone, si rivolgeano a loro, non sappiendo che fossono ciechi. Altri, che sapeano che coloro erano ciechi, diceano e riprendeano quelli che contro a loro faceano; e quelli tali si rivolgeano loro addosso. E cosė chi di qua e chi di lā, e chi per un verso e chi per un altro, si cominciorono a ingoffare, facendo molte mislče da pių parti; e con queste mischie uscirono fuori d'Orto San Michele le scuccomedre, non essendo ancora attutato il caldo del bestiale amorazzo del cavallo, anzi pių tosto cresciuto, e forse con alcune pugna che ebbe Rinuccio e quello della ronzina, giunsono, cosė percotendosi, e con busso e con remore, su la piazza de' Priori.

     Li quali Priori, e chi era in palagio, veggendo dalle finestre tanto tumultuoso popolo giugnere da ogni parte, ebbene per certo il romore essere levato. Serrasi il palagio, ed armasi la famiglia, e cosė quella del capitano e dello esecutore. Su la piazza era tutto pieno, e parte combatteano con pugna, e gran parte d'amici e parenti erano drieto a Bucifalasso e a Rinuccio, per aiutarlo, che giā non potea pių.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]