NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     (Da Le piacevoli notti: notte terza, favola IV)



     IL RE E LA FIGLIA DEL FORNAIO
     Ancilotto, re di Provino, prende per moglie la figliuola d'un fornaio, e con lei genera tre figliuoli; i quali essendo persequitati dalla madre del re, per virtù d'un'acqua d'un pomo e d'un uccello vengono in cognizione del padre.

     I
     N Provino, città assai famosa e regale, si trovorono ne' passati tempi tre sorelle vaghe d'aspetto, gentili di costumi e di maniere accorte, ma basse di legnaggio; perciò che erano figliuole d'uno maestro Rigo fornaio, che di continovo nel forno l'altrui pane coceva. L'una delle quali Brunora, l'altra Lionella e la terza Chiaretta si chiamava. Essendo un giorno tutta tre queste giovanette nel giardino, di cui a maraviglia si dilettavano, passò per quindi Ancilotto re, che per suo diporto con molta compagnia se n'andava alla caccia. Brunora, che era la maggior sorella, vedendo sì bella ed orrevole compagnia, disse alle sorelle Lionella e Chiaretta: - Se io avessi il maestro di casa del re per mio marito, mi do sto vanto, che io con un bicchiere di vino saziarei tutta la sua corte. - Ed io - disse Lionella - mi do sta lode, che se io avessi il secretissimo cameriere del re, per marito, farei tanta tela con un fuso del mio filo, che di bellissime e sottilissime camiscie fornirei tutta la sua corte. - Ed io - disse Chiaretta - mi lodo di questo, che se io avessi il re per mio marito, gli farei tre figliuoli in un medesimo parto, duo maschi ed una femina; e ciascuno di loro arrebbe i capelli giù per le spalle annodati e meschi con finissimo oro, ed una collana al collo ed una stella in fronte. - Queste parole furono udite da uno dei corteggiani; il quale subito corse al re, e precisamente li raccontò ciò che le fanciulle avevano insieme detto. Il re, inteso cotal tenore, le fece a sé venire, e ad una ad una le interrogò, che detto avevano insieme quando erano nel giardino. A cui tutta tre con somma riverenza ordinatamente replicorono ciò avevano detto. Il che ad Ancilotto re molto piacque. Ed indi non si partì, che il maestro di casa Brunora prese per moglie, ed il cameriere Lionelia, ed egli la Chiaretta. E lasciato l'andare alla caccia, tutti ritornorono a casa, dove furono fatte le pompose nozze.


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