NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Queste nozze assai dispiacquero alla madre del re; perciò che, quantunque la fanciulla fusse vaga di aspetto, formosa di viso, leggiadra della persona, ed avesse un ragionare di dolcezza pieno, non però era convenevole alla grandezza ed alla potenza del re, per esser feminella vile, abbietta e di minuta gente; né poteva in maniera alcuna la madre patire che uno maestro di casa ed uno cameriere fussero detti cognati del re suo figliuolo. Onde tanto crebbe l'odio alla suocera contra la nuora, che quasi non la poteva sentire, non che vedere; ma pur, per non contristare il figliuolo, teneva l'odio nel petto nascosto. Avenne, sì come piacque a colui che 'l tutto regge, che la reina s'ingravidò. Il che fu di sommo piacere al re, il quale con grandissima allegrezza aspettava di vedere la gentil prole de' fgliuoli che gli erano sta' promessi da lei. Al re dopo alquanti dì accadette di cavalcare nello altrui paese, ed ivi per alcuni giorni dimorare: e perciò la reina e li figliuoli, che di lei nasceranno, alla attempata madre instantissimamente raccomandò. La quale, quantunque la nuora non amasse né veder la volesse, nondimeno di averne buona cura al figliuolo largamente promise.

     Partito adunque il re ed andatosene al suo viaggio, la reina parturì tre figliuoli, duo maschi ed una femina; e tutta tre, sì come la reina quando era doncella al re aveva promesso, avevano i capegli annodati e sparsi giù per le spalle, con una vaga catenella al collo e con la stella nella fronte. La proterva e maligna madre del re, priva d'ogni caritativa pietà e accesa di pernizioso e mortal odio, tantosto che nacquero i cari bambini, deliberò, senza il perfido proponimento mutare, di fargli al tutto morire, acciò che di loro mai si sapesse novella e la reina in disgrazia del re venisse, Appresso questo, perché Chiaretta era reina e signoreggiava il tutto, era nasciuta tra le due sorelle una tanta invidia contra di lei, quanta nascere potesse giamai; e con sue astuzie ed arti continovamente s'ingegnavano di metterla in maggior odio della insensata madre.


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