Opere di letteratura italiana e straniera |
Costantino, quantunque fusse bello di faccia, nondimeno, per lo patire ch'aveva fatto, era pieno di rogna e di tigna che gli davano grandissirmìa molestia; e andatosene con la sua gatta al fiume, fu da quella da capo a piedi diligentemente leccato e pettinato, e in pochi giorni rimase del tutto liberato. La gatta, come dicemmo di sopra, molto continoava con presenti il palazzo regale, e in tal guisa sostentava il suo patrone. E perché oramai rincresceva alla gatta andar tanto su e giù, e dubitava di venire in fastidio alli corteggiani del re, disse al patrone: - Signor, se tu vuoi far quanto ti ordinerò, in breve tempo farotti ricco. E in che modo? - disse il patrone. - Rispose la gatta: - Vieni meco, e non cercar altro, ché sono io al tutto disposta di arricchirti. - E andatisi insieme al fiume, nel luoco ch'era vicino al palazzo regale, la gatta spogliò il patrone e di comun concordio lo gettò nel fiume: dopo si mise ad alta voce gridare: - Aiuto, aiuto! correte, ché messer Costantino s'annega! - Il che sentendo il re, e considerando che molte volte l'aveva appresentato, subito mandò le sue genti ad aiutarlo. Uscito di acqua messer Costantino e vestito di nuovi panni, fu menato dinanzi al re, il quale lo ricevette con grandi accoglienze; e addimandatolo per qual causa era stato gettato nel fiume, non poteva per dolor rispondere: ma la gatta, che sempre gli stava da presso, disse: - Sappi, o re, che alcuni ladroni avevano per spia il mio patrone esser carico di gioie per venire a donarle a te, e del tutto lo spogliorono e credendo dargli morte, nel fiume lo gettorono, e per mercè di questi gentil'uomini fu da morte campato. - Il che intendendo, il re ordinò che fusse ben governato ed atteso. E vedendolo bello, e sapendo lui esser ricco, deliberò di dargli Elisetta sua figliuola per moglie, e dotarla di oro, di gemme e di bellissime vestimenta. Fatte le nozze e compiuti i triunfi, il re fece caricare dieci muli d'oro e cinque di onoratissime vestimenta, e a casa del marito, da molta gente accompagnata, la mandò.
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