a ciascuno ponea qualche difetto,
tosto che ragionar n'aveva udito;
e più baron di Francia e della Magna
avea schifati e posto lor magagna.
E così stavan que' perfetti amanti
col lol secreto amor chiuso e celato
cotanto, che né in vista né in sembianti
accorto non se ne sarebbe uom nato;
e renegato arebbe Iddio co' santi
ciascun, pria che l'avessi appalesato;
e, quando per amor si congiungevano,
udite e' sottil modi che tenevano.
Il palazzo dove ella dimorava
avea dintorno un nobile vergiero
ed una cucciolina che 'l guardava
per me ' la porta stava in sul sentiero;
quando messer Guglielmo v'arrivava,
ed ella conosceva il cavaliero,
sed esso ave' compagno, ella lativa
tanto che del giardin e' si partiva.
Se sanza compagnia era venuto,
e la cagnuola gli facea carezza,
e poi di botto cercava col fiuto
tutto il giardino per ogni larghezza;
e se alcun trova nel giardin fronzuto
nascoso, o che 'l mirasse per vaghezza,
ella latrava, veggendo il barone,
tanto ch'e' si tornava a sua magione.
E, se alcun non trovava (e' si ragiona),
alla donna ne gìa la catellina,
come spirito avessi di persona;
così, per cenni mostrando, s'inchina.
La donna, com' sovente Amore sprona,
pell'uso suo intende' la cucciolina
e levasi di subito e in istante
al verzue giva e la cucciola avante.
E quivi gli amador, pien di letizia,
si congiungean con tutto el lol disio;
la disiosa e celata amicizia
facie chiamar l'un l'altro: - Amore mio! -
di baci e d'abbracciar facea dovizia;
ciascun dicendo: - Ben, prechiamo Iddio
che questo dilettoso tempo basti
che caso non avenga che ce 'l guasti. -
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