A cui colui, che domandato l'avea, disse: - E istamame dicestel voi?
A cui Rinaldo rispose: - Sì bene.
Allora quegli, che già sapeva come andar doveva il fatto, disse seco medesimo: - Al bisogno ti fa venuto, ché, se fallito non ci viene, per mio avviso tu albergherai pur male; - e poi gli disse: - Io similmente ho già molto camminato e mai noi dissi, quantunque io l'abbia a molti molto già udito commendare, né giammai non m'avvenne che io per ciò altro che bene albergassi; e questa sera per avventura ve ne potrete avvedere chi meglio albergherà, o voi che detto l'avete o io che non l'ho detto. Bene è il vero che io uso in luogo di quello il Dirupisti o la 'ntemerata o il Deprofundis, che sono, secondo che una mia avola mi soleva dire, di grandissima virtù.
E così di varie cose parlando e al loro cammin procedendo e aspettando luogo e tempo alloro malvagio proponimento, avvenne che, essendo già tardi, di là da Castel Guiglielmo, al valicare d'un fiume, questi tre, veggendo l'ora tarda e il luogo solitario e chiuso, assalitolo, il rubarono, e lui a piè e in camiscia lasciato, partendosi dissero: - Va e sappi se il tuo san Giuliano questa notte ti darà buono albergo, ché il nostro il darà bene a noi; - e, valicato il fiume, andaron via.
Il fante di Rinaldo veggendolo assalire, come cattivo, niuna cosa al suo aiuto adoperò, ma volto il cavallo sopra il quale era, non si ritenne di correre sì fu a Castel Guiglielmo, e in quello, essendo già sera, entrato, senza darsi altro impaccio, albergò. Rinaldo rimaso in camiscia e scalzo, essendo il freddo grande e nevicando tuttavia forte, non sappiendo che farsi, veggendo già sopravvenuta la notte, tremando e battendo i denti, cominciò a riguardare se dattorno alcun ricetto si vedesse dove la notte potesse stare, che non si morisse di freddo; ma niun veggendone, per ciò che poco davanti essendo stata guerra nella contrada v'era ogni cosa arsa, sospinto dalla freddura, trottando si dirizzò verso Castel Guiglielmo, non sappiendo perciò che il suo fante là o altrove si fosse fuggito, pensando, se dentro entrare vi potesse, qualche soccorso gli manderebbe Iddio. Ma la notte oscura il soprapprese di lungi dal castello presso ad un miglio: per la quale cosa si tardi vi giunse, che, essendo le porti serrate e i ponti levati, entrar non vi poté dentro. Laonde, dolente e isconsolato piangendo, guardava dintorno dove porre si potesse, che almeno addosso non gli nevicasse: e per avventura vide una casa sopra le mura del castello sportata alquanto in fuori, sotto il quale sporto diliberò d'andarsi a stare infino al giorno; e là andatosene e sotto quello sporto trovato un uscio, come che serrato fosse, a piè di quello ragunato alquanto di pagliericcio che vicin v'era, tristo e dolente si pose a stare, spesse volte dolendosi a san Giuliano, dicendo questo non essere della fede che aveva in lui. Ma san Giuliano, avendo a lui riguardo, senza troppo indugio gli apparecchiò buono albergo.
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