NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Alcuni de' vicini, che meglio conoscevano la condizion di colui, umilmente parlando ad Andreuccio dissono: - Per Dio, buono uomo, vatti con Dio, non volere stanotte essere ucciso costì; vattene per lo tuo migliore.
     Laonde Andreuccio, spaventato dalla voce di colui e dalla vista, e sospinto da' conforti di coloro, li quali gli pareva che da carità mossi parlassero, doloroso quanto mai alcuno altro e de' suoi denari disperato, verso quella parte onde il dì aveva la fanticella seguita, senza sapere dove s'andasse, prese la via per formarsi allo albergo. E a se medesimo dispiacendo per lo puzzo che a lui di lui veniva, disideroso di volgersi al mare per lavarsi, si torse a man sinistra e su per una via, chiamata la Ruga catalana, si mise. E verso l'alto della città andando, per ventura davanti si vide due che verso di lui con una lanterna in mano venieno, li quali, temendo non fosser della famiglia della corte o altri uomini a mal far disposti, per fuggirgli, in un casolare, il quale si vide vicino, pianamente ricoverò. Ma costoro, quasi come a quello proprio luogo inviati andassero, in quello medesimo casolare se n'entrarono; e quivi l'un di loro, scaricati certi ferramenti che in collo avea, coll'altro insieme gl'incominciò a guardare, varie cose sopra quegli ragionando.

     E mentre parlavano, disse l'uno: - Che vuoi dir questo? io sento il maggior puzzo che mai mi paresse sentire - e questo detto, alzata alquanto la lanterna, ebber veduto il cattivel d'Andreuccio, e stupefatti domandar: - Chi è là?


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