NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     La donna udendo costui parlare il quale ella teneva mutolo, tutta stordì, e disse: - Che è questo? io credeva che tu fossi mutolo.
     - Madonna - disse Masetto - io era ben così, ma non per natura, anzi per una infermità che la favella mi tolse, e solamente da prima questa notte la mi sento essere restituita, di che io lodo Iddio quant'io posso.
     La donna sel credette, e domandollo che volesse dir ciò che egli a nove aveva a servire. Masetto le disse il fatto; il che la badessa udendo, s'accorse che monaca non avea che molto più savia non fosse di lei: per che, come discreta, senza lasciar Masetto partire, dispose di voler colle sue monache trovar modo a questi fatti, acciò che da Masetto non fosse il munistero vituperato. Ed essendo di que' dì morto il lor castaldo, di pari consentimento, apertosi tra tutte ciò che per addietro da tutte era stato fatto, con piacer di Masetto ordinarono che le genti circustanti credettero che, per le loro orazioni e per gli meriti del santo in cui intitolato era il munistero, a Masetto, stato lungamente mutolo, la favella fosse restituita, e lui castaldo fecero; e per sì fatta maniera le sue fatiche partirono, che egli le poté comportare. Nelle quali, come che esso assai monachin generasse, pur sì discretamente procedette la cosa che niente se ne sentì se non dopo la morte della badessa, essendo già Masetto presso che vecchio e disideroso di formarsi ricco a casa sua; la qual cosa saputa, di leggier gli fece venir fatto.

     Giornata terza Novella I



     COSTANZA DI GILETTA DI NERBONA


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