NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Disse il marito: - Deh! donna, non ti dar malinconia, per Dio; tu dei credere che io conosco chi tu se', e pure stamane me ne sono in parte avveduto. Egli è il vero ch'io andai per lavorare, ma egli mostra che tu noi sappi, come io medesimo noi sapeva: egli è oggi la festa di Santo Galeone, e non si lavora, e per ciò mi sono tornato a questa ora a casa; ma io ho nondimeno proveduto e trovato modo che noi avremo del pane per più d'un mese, ché io ho venduto a costui, che tu vedi qui con meco, il doglio, il quale tu sai che, già è cotanto, ha tenuta la casa impacciata; e dammene cinque gigliati.
     Disse allora Peronella: - E tutto questo è del dolor mio: tu che se uomo e vai attorno, e dovresti sapere delle cose del mondo, hai venduto un doglio cinque gigliati, il quale io feminella che non fu' mai appena fuor dell'uscio, veggendo lo 'mpaccio che in casa ci dava, l'ho venduto sette ad un buon uomo, il quale, come tu qui tornasti, v'entrò dentro per vedere se saldo era.

     Quando il marito udì questo, fu più che contento, e disse a colui che venuto era per esso: - Buon uomo, vatti con Dio; ché tu odi che mia mogliera l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro che cinque.
     Il buono uom disse: - In buona ora sia! - e' andossene.
     E Peronella disse ai marito: - Vien su tu, poscia che tu ci se', e vedi con lui insieme i fatti nostri.
     Giannello, il quale stava con gli orecchi levati per vedere se di nulla gli bisognasse temere o provvedersi, udite le parole di Peronella, prestamente si gittò fuor del doglio; e quasi niente sentito avesse della tornata del marito, cominciò a dire: - Dove se', buona donna?


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