Disse il prete: - Non mi fai nulla, ma tu non mi lasci fare a te quel ch'io vorrei e che Iddio comandò.
Disse la Belcolore: - Deh! andate, andate: o fanno i preti così fatte cose?
ll prete rispose: - Sì facciam noi meglio che gli altri uomini: o perché no? e dicoti più, che noi facciamo vie miglior lavorio; e sai perché? perché noi maciniamo a raccolta: ma in verità bene a tuo uopo, se tu stai cheta e lascimi fare.
Disse la Belcolore: - O che bene a mio uopo potrebbe esser questo, ché siete tutti quanti più scarsi che 'l fistolo?
Allora il prete disse: - Io non so, chiedi pur tu, o vagli una bella fetta di stame, o ciò che tu vuogli.
Disse la Belcolore: - Frate, bene sta! io me n'ho di coteste cose; ma se voi mi volete cotanto bene, ché non mi fate voi un servigio, e io farò. ciò che voi vorrete?
Allora disse il prete:.- Dì ciò che tu vuogli, e io il farò volentieri. La Belcolore allora disse: - Egli mi conviene andar sabato a Firenze a render lana che io ho filata e a far racconciare il filatoio mio: e se voi mi prestate cinque lire, che so che l'avete, io ricoglierò dall'usuraio la gonnella mia del perso e lo scaggiale dai dì delle feste, che io recai a marito, ché vedete che non ci posso andare a santo né in un buon luogo, perché io non l'ho; e io sempre mai poscia farò ciò che voi vorrete.
Rispose il prete: - Se Dio mi dea il buono anno, io non gli ho allato: ma credimi che, prima che sabato sia, io farò che tu gli avrai molto volentieri.
- Sì - disse la Belcolore - tutti siete così gran promettitori, e poscia non attenete altrui nulla: credete voi fare a me come voi faceste alla Biliuzza, che se n'andò col ceteratoio? Alla fé di Dio non farete, ché ella m'è divenuta femina di mondo pur per ciò: se voi non gli avete, e voi andate per essi.
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