Opere di letteratura italiana e straniera |
E duranti ancora le parole, sopravvenne uno il quale fece certo l'Angiulieri il Fortarrigo essere stato colui che i suoi denar gli aveva tolti, col mostrargli la quantità di quegli che egli aveva perduti. Per la qual cosa l'Angiulieri turbatissimo disse al Fortarrigo una grandissima villania, e se più d'altrui che di Dio temuto non avesse, gliele avrebbe fatta: e, minacciandolo di farlo impiccar per la gola o fargli dar bando delle forche di Siena, montò a cavallo.
L'Angiulieri, udendol così parlare, si disperava, e massimamente veggendosi guatare a quegli che v'eran dintorno, li quali parea che credessono non che il Fortarrigo i denari dello Angiulieri avesse giucati, ma che l'Angiulieri ancora avesse dei suoi, e dicevagli: - Che ho io a fare di tuo farsetto, che appiccato sia tu per la gola? ché non solamente m'hai rubato e giucato il mio, ma sopra ciò hai impedita la mia andata, e anche ti fai beffe di me. |