NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     FRANCO SACCHETTI

     PARCITTADINO DEI LINARI
     Parcittadino da Linari vagliatore si fa uomo di corte, e va a vedere lo re Adoardo d'Inghilterra, il quale, lodandolo, ha da lui molte pugna, e poi, biasimandolo, riceve dono.

     L
     O re Adoardo vecchio d'Inghilterra fu re di gran virtù e fama, e fu tanto discreto, che la presente novella ne dimostrerrà in parte.
     Fu adunque nel suo tempo uno vagliatore a Linari in Valdelsa nel contado di Firenze, il quale aveva nome Parcittadino. Venne a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare ed esser uomo di corte, e in questo diventò assai sperto; e così spermentandosi nell'arte cortigiana, gli venne gran volontà di andare a vedere il detto re Adoardo; e non sine quare, ma perché avea udito molto delle sue magnanimità, e spezialmente verso li suoi pari.

     E così pensato, una mattina si mise in cammino, e non ristette mai, che elli pervenne in Inghilterra alla città di Londra, dove lo re dimorava; e giunto al palagio reale, dove il detto re dimorava, di porta in porta trapassando, giunse nella sala, dove lo re il più del tempo facea residenza; e trovollo fiso giucare a scacchi con lo gran dispensiere.
     Parcittadino, giunto dinanzi al re, inginocchiandosi con le reverenti raccomandazioni, quella vista o quella mutazione fece il re, come prima che giugnesse: di che stette Parcittadino per grande spazio in tal maniera. E veggendo che lo re alcun sembiante non faceva, si levò in piede e cominciò a dire: - Benedetto sia l'ora e 'l punto che qui m'ha condotto, e dove io ho sempre desiderio, cioè di vedere il più nobile e 'l più prudente e 'l più valoroso re che sia fra i cristiani; e ben mi posso vantare più che altro mio pari, dappoiché io sono in luogo, dove io veggio il fiore di tutti gli altri re. O quanta grazia mi ha conceduta la fortuna! ché oggimai se io morissi, con poca doglia verrei a quel passo, dappoiché io sono innanzi a quella serenissima corona, la quale, come la calamita tira il ferro, così colla sua virtù tira ciascuno con desiderio.a veder la sua dignità.


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