NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     (Novella CXXX)



     INONDAZIONE DI MACERATA
     Essendo stati assaliti quelli di Macerata dal conte Luzzo, una notte venendo una grande acqua, credendo che siano li nemici, con nuovi modi tutta la terra va a romore.

     N
     EL tempo che il comune di Firenze e gli altri collegati feciono perdere gran parte della Marca alla Chiesa di Roma, il conte Luzzo venne nella Marca con più di mille lance, e puose il campo a Macerata dal lato d'una porta, che si chiama la porta di San Salvadore; e dall'altro lato si puose messer Rinalduccio da Monteverde, che allora era signore di Fermo, puose lo campo da un'altra porta, cioè alla porta del Mercato; ed ivi al terzo dì dierono la battaglia alla terra, credendola aver per forza. E lo conte Luzzo con la sua brigata ruppono le muro appresso delle mura di San Salvadore in tre luoghi, avvegnadioché della sua gente assai ne fossono feriti e morti. E partendosi il quarto dì la detta oste, e ritornando in quello di Fermo, da ivi a pochi dì, una sera a tre ore di flotte, venne una grandissima acqua a Macerata; e correndo forte le vie della terra, menando l'acqua ogni bruttura delle strade, turò una fogna. Di che l'acqua non possendo uscire di fuori, né fare il suo corso, entrò per le case che gli erano dappresso. Di che andando una femmina per lo vino, che volea cenare, andando di sicuro, trovò la casa piena d'acqua; e prima che di ciò s'accorgesse, entrò nell'acqua infino alle cosce, e forse più su, ond'ella cominciò a gridare "accorr'uomo". Lo marito correndo al romore per aiutare la moglie, e 'l lume si spense, si trovò nella detta acqua; ed essendo nell'acqua cominciò a gridare "accorr'uomo". Li vicini, udendo il romore, scendeano le scale per sapere che fosse: e quando erano all'uscio, non poteano uscire fuori per l'acqua che era per le vie e per le case. Di che anco egli cominciarono a gridare, avvisandosi fosse il diluvio. Lo guardiano che stava nella terra, cominciò a chiamare le guardie, udendo lo romore, chiamò lo cancelliero e li Priori, dicendo che alla porta di San Salvatore si gridava "all'arme, all'arme". E li Priori diceano. - Odi mo che che dice.


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