NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     E immaginando d'un pensiero in un altro, di cui potessono essere le brache, che alla grandezza pareano state d'uno gigante, gli era intrato una malinconia che quasi non mangiava. Frate Antonio dall'altra parte, parendoli avere mal fatto, d'avere lasciato le brache o la trabacca che fosse, secretamente lo fece sapere alla donna, raccomandandole le brache che avea lasciate. La donna, che niente non sapea, non trovandole, veggendo il marito così malinconoso, si pensò troppo bene che esso l'avesse trovate e riposte; e stava con gran timore, comecch'ella non lo mostrasse; donde, non potendo adempiere quello che 'l suo devoto volea, li rispose che 'l marito l'avea trovate, e ch'ella non sapea dev'ella si fosse, tanto dolore n'avea, immaginando che scusa da potere fare non avea, e aspettava la mala ventura.

     Sentito il frate questo, e per lei e per lui li parve essere a mal partito. E dolutosi di ciò segretamente con un frate Domenico molto suo fidato, il quale, perché era molto scienziato e sperto, gli era data molta fede, e ancora d'anni era assai antico; a cui il detto frate Domenico diede con parole assai riprensione; e per ovviare alla infamia dell'ordine prima, e poi a quella di frate Antonio, disse alla fine: - Or ecco, io m'ingegnerò levare questo sospetto a Buccio; - e disse a frate Antonio: - Andiamo, tantoché troviamo il detto Buccio; e lascia dire a me.
     E così si misono in via, e tanto andarono, che scontrarono il detto Buccio; e andati verso lui, frate Domenico salutandolo, il prese per la mano, e guardandolo in viso, li disse: - Buccio mio, tu hai malinconia.


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