NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Jannino, udendo quello che Pippo suo figliolo li ha detto, fra se disse: "Costui è profeta, che vede che io tratti mal il mio padre, e così elli pensa di trattare me e ha ragione. E pertanto perché io non sono stato infine a qui tanto savio, e' mi conviene dal mio figliuolo fanciullo apprendere". Pensò subito di voler dare al figliuol buono esempio, e dì presente comandò che il padre fosse lavato e netto, e di miglior panni che avea quelli fe' al padre mettere, comandando che lui tratti come se altramenti con lui non sia. Marietta, benché malvolentieri ciò facesse, pure ubbidio, e d'allora innanti in capo di taula lo tenne fino alla sua morte.



     UN NUOVO MODO DI RUBARE

     A
     Parigi, città di gran nome et di gran giustizia, in nella quale la corte de' re di Francia si tiene, fu uno ladro a nome Chupin, lo quale di continuo di dì et di notte si mettea a involare così le piccole cose come le grandi, non avendo paura de la giustizia. Et dimorando molto tempo per tal modo, vedendo non poter uscire del fango, penso di voler tenere modi da diventare ricco tosto. E 'l modo che questo Chupin pensò, si fu fra sé dicendo molti omini per furti et per altre ragioni erano ogni settimana impiccati al giubbetto di Parigi et erano appiccati belli vestimenti et alcuna volta con cintore d'aniento, di che questo Chupin dispuose di furare le vesti di quelli appiccati fussero, fino alla camicia, pensando che tante fussero et di sì gran valuta, che tosto sare' ricco. Fatto tal pensieri, un giorno il giustizieri di Parigi menando al giubbetto più di venti persone, tra' quali erano alcuni cavalieri li quali erano stati a rubare le strade et altri rubare botteghe et così in un modo et così in uno altro assai orrevoli di vestimenti, coi quali il giustizieri li fe' appiccare; veduto Chupin l'impiccati et ben vestiti, si mosse et andò al giubbetto, et quine spogliossi in camicia et montato in sulle forche, tutti li ditti appiccati ispogliò et poi rivestitosi tutte le robe che furate avea ne portò, aspettando che de' nuovi vi s'appiccassero. Et non molti dì steo che di nuovo circa dieci il giustiziere ne menò al giubbetto per impiccare, et vedendo li primi esser nudi in camicia meravigliandosi chi quelli avea spogliati et non potendo sapere tale cosa, delibiròe pensare qualche modo di trovare quel ladro che li altri rubava. Et feceli condurre al giubbetto et impiccati et ritornò con dare ordine di mandarvi alcuni a vedere et così fece. Chupin, che stava attento, veduto quelli che di nuovo erano impiccati, subito se n'andò al giubbetto, et spogliatosi in camicia et concio uno nastro alla forca con uno nodo di sotto pendente, incominciò a spogliare, et quando s'ebbe tutti spogliati, vide dalla lunga alcuni venire, li quali lo giustizieri li mandava alla guardia, per vedere chi era quello che i ladri appiccati spogliava. Et tali vidieno in quel punto uno sopra le forche e spronando verso il giubbetto per giungerlo, Chupin, che [ha] veduto coloro di trotto venire al giubbetto, quel nodo del capestro co' denti prese e tra li appiccati nudi si misse pendente colle mani dirieto. Li guardiani giunti al giubbetto et non vedendovi persona, ché stimavano tutti essere impiccati, et vedendoli tutti in camicia, si maraviglionno forte come colui che da lungi l'aveano veduto non aveano trovato et si tirorono arieto e fatto ritornarono al giustiziere. Lo giustiziere pensò trovare altro modo. Chupin, partiti coloro, subito presi li [vestimenti] de' ladri, si partio, et quelli nascosti, sperando ogni giorno tener questi modi, [steo attendendo. Stando] Chupin in Parigi, et vedendo tre menare al giubbetto, li quali aveano assai [povèri vestimenti], salvo che uno di loro avea una scarsella di stima di grossi due, disse: - Cotesta scarsella sarà mia, et simile cotesti panni, posti che tristi sieno, me li terròe. - Lo giustizieri secretamente, senza dimostrare a persona quello che volea fare, innumerò tutti quelli ch'erano al giubbetto, per vedere chi era quello che spogliava li impiccati et [ordinò che] se trovassero essere stati spogliati rimangano tutti a guardia, salvo che a lui mandino uno. Et quelli, udita l'ambasciata, uscirono fuori di Parigi, et quando videro lo giubbetto, videro uno sopra le forche per lo modo di prima. Chupin, che già avea spogliati et erasi per partire, veduti coloro che al giubbetto veniano, subito co' denti s'attaccò al nodo del capestro, lassandosi pendere come di prima tra quelli impiccati. La brigata giunta et non potendo vedere il ladro, vedendo quelli tre spogliati, subito mandarono uno al giustizieri. Lo giustizieri venne al giubbetto. Vedendo ogni persona spogliata, cominciò a nomerare li impiccati e trovò uno ve n'era più che non dovea essere. Subito comandò a uno sergente che con una lancia forasse all'impiccati li piedi et disse forte. Lo sergente così fe', andando ferendo le piante de' piedi alli impiccati e neuno sentimento aveano. Venendo a Chupin et percotendolo in nelle piante colla lancia, sentendoli forte, tirò in su le gambe. Lo giustizieri, ciò vedendo, disse: - Questo è quello ladro che i ladri più volte ha rubati. - Et fatto montare uno sergente in sul giubbetto, trovò Chupin che teneva in bocca quel nodo, et fattogli lassare, lo giustizieri disse: - O Chupin, non t'è valuto lo tuo ingegno et come tu t'hai eletto il luogo, così ti rimarrai. - Et quine con uno laccio al collo in quel luogo lo fe' impiccare per la gola. Et per questo modo fu poi salvo il giubbetto, che più l'impiccati non furono spogliati.


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