NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     "DIVIZIE, DIVIZIE"

     E
     GLI fu uno taverniere che vendeva el vino, e quando egli aveva dato del vino a chi el comprava, e egli stava tanto, che egli pensava che e' fusse quasi che beiuto; e poi andava per lo orciuolo e se egli v'era punto di vino, egli el metteva ne' bichieri, e quasi ogni volta gli faceva traboccare; e ogni volta,ne versava, e' diceva; divizia, divizia, e se egli n'avanzava ne lo orciuolo, egli il gittava il più de le volte in terra, pur dicendo: divizia. Talvolta quando eglino avevano tovaglia innanzi, se e' v'erano suso bichieri pieni, egli faceva vista di squotarla e faceva versare a studio il vino in su la tovaglia, e talvolta anco l'orciolo; e ogni volta diceva: divizia. Egli s'aveva tanto recato questo dettato, che ogni volta che egli versava e egli diceva: divizia. Avenne una volta, che uno che v'usava, s'era aveduto dell'atto di questo taverniere, che più volte gli aveva versato del vino, e aveva compreso, come egli il faceva a studio. Stette attento quando el tavernaio aveva faccende, e andossene al cellaio, dove el tavernaio teneva el vino, e giònse a una botte e cavonne fuore il zaffo e lassa versare el vino, e viensene fuore e comincia a gridare: divizia, divizia. E stando così l'oste, gli cominciò a venire di vino, e maravigliandosi corse al celliere e vidde la botte che si versava forte; e mentre che ella versava, mai colui non si risté di gridare: divizia, divizia. Allora questo oste si pensò che questo che gridava, gli avesse tratto el zaffo de la botte. E pensandosi che così fusse, andò acusarlo a la Signoria. Infine egli fu preso, e essendo esaminato qual fusse la cagione che egli avesse tratto el zaffo della botte a quello oste; egli confessò, come egli era stato lui, e disse la cagione, dicendo che a quanti osti andavano a lui, a tutti versava il vino quando l'aveano comprato, e che ogni volta egli diceva: divizia; dicendo: - Questo ch'io dico, egli l'ha fatto molte volte a me quando io vi ho beiuto a la sua taverna. E diceva, quando io me ne lagnavo: - Oh, va' in buon'ora, che quando egli si versa il vino è buona astificanza.


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