Opere di letteratura italiana e straniera |
Nella stanza che el prete aveva fatta con lui, v'era venuto segretamente Filippo di ser Brunellesco, e con le maggiori risa del mondo, discosto dalla camera, si fece ragguagliare di tutto da uno di que' fratelli, e dello uscire della prigione, e di quello ch'egli avevano ragionato per la via, e dipoi; e nel ragionargli ciò, gli disse di quel giudice ch'egli avevano veduto in prigione parlare col Grasso, e come ne lo avevano veduto uscire libero; e Filippo aveva tutto bene notato e riposto alla memoria, aggiunto a quello che gli disse el riscotitore che 'l fe pigliare. Et avendo recato in una guastaduzza uno beveraggio, disse a colui: Fate che, mentre che voi cienate, che voi gli diate bere questo, o in vino o in che modo vi pare che non se ne avvegga. Questo è uno oppio, che lo farà si forte dormire che, mazzicandolo tutto, e' non si sentirebbe che parecchi ore di tempo; e fatta questa conclusione con costoro, andò via.
E fratelli, tornati in camera, si puosono a cena col Grasso, che erano già valiche le tre ore e mezzo, e così cenando gli dierono el beveraggio, che non era né ostico né amaro, per modo che non se ne avvide. E cenato che egli ebbono, stati un poco al fuoco, ragionando tuttavia di questi suoi cattivi modi, e pregandolo che per sua fé fussi contento di rimanersi di questi modi, e massime per loro amore e per amore della madre, di questa pazzia di credersi esser diventato un altro; e ch'egli era troppo grande errore, e che non si maravigliassi se ne lo pregavano, che non noceva quasi meno a loro che a lui: ché l' dì era intervenuto questo caso, che passando per Mercato Nuovo per provvedere a que' danari, uno di loro si sentì dire drieto: Vedi colui ch'é isvemorato, che ha dimenticato essere chi egli è, e pargli essere diventato un altro; benché un altro dicessi: E' non è desso, egli è il fratello. E mentre ch'egli erano in su questi ragionamenti la medecina dello oppio cominciò a lavorare per modo che 'l Grasso non poteva tenere gli occhi aperti; a cui costoro dissono: E' pare, Matteo, che tu caschi di sonno. Tu dovesti poco dormire stanotte passata. E appuosonsi. A cui el Grasso rispuose: io vi prometto che, poiché io nacqui, mai ebbi sì gran sonno. Costoro gli dissono: Vatti a letto a tua posta; et a fatica fu fornito di spogliarsi e itosene nel letto, che s'addormentò in forma che, come aveva detto Filippo, avendolo mazzicato e' non si sarebbe sentito, e russava come un porco. |