NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     In questo eccoti venire Matteo, che sopraggiunse loro addosso che non se ne avvidono, come quello che era anche lui stato alla veletta (tutti ordini di Filippo); et aiutò la fortuna, ché non poteva giungnere più appunto, e salutògli. El Grasso si volse verso lui, e smarrissi affatto, e fu per dire: E' furono testé a bottega e tua fratelli, che ti vanno cercando; e poi si tenne. Disse allora Filippo: Donde vieni tu, Matteo? noi intendereno pure questo fatto; testé eravamo noi con teco, or ci è ognuno. Disse Donato a Matteo: Andastine tu preso a queste sere? di' il vero; ché mi dice Filippo... Andonne mai più preso persona? disse Matteo; poi disse a Filippo, che lo guardava in viso: Vengo da casa. Oh disse Filippo, e' si diceva che tu eri suto preso. Ben io fui preso, e fu pagato, e sono uscito: io sono pure qui; che diavolo è questo! hassi egli a ragionare ma più altro che de' fatti mia? tutta mattina me n'ha infradiciato mia madre, non fui io sì tosto in casa: e que' mia fratelli stanno intozzati, e guardanmi come se io mettessi corna poi ch'io tornai di villa, e diconmi testé che mi riscontrano qua: A che otta andasti tu stamani fuora, e lasciasti l'uscio aperto? e' mi paiono impazzati insieme con mia madre: io non gl'intendo: e dicono non so che preso, e che hanno pagato per me: pazzie in effetto. Disse Filippo: Dove se' tu stato? egli è parecchi dì che io non ti vidi. Disse Matteo: Io ti dirò la propria verità a te, Filippo: egli è el vero che io avevo debito con uno fondaco sei fiorini di suggello, che l'ho tenuto in parole un pezzo, perché io sono stato tenuto anche io, che n'ho avere otto da uno da Empoli, e dovevogli avere parecchi coppie di dì fa, secondo che ultimamente e' m'aveva promesso, che gli avevo disegnati per questo, e che m'avanzassi. Io promissi al creditore mio sabato di dargliele martedì, che non mancherebbe per nulla, come m'aveva promesso colui; et avendo lui la sentenza, (ché invero è un pezzo ch'io gliel'ho avuti a dare, che sono stato in disagio di danari), acciocché non mi facessi villania, io presi partito d'andarmene qui al luogo nostro a Certosa, e sonvi stato due dì, e però non m'hai veduto, ché non è un'ora che i' tornai: et èmmi avvenuto el più bel caso che voi udissi mai.


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