Opere di letteratura italiana e straniera |
Ed all'altro voltato e trovatolo con gran pena di corpo, che sette dì era stato che del corpo non era uscito, voltatosi ad Amerigo, disse pure con piatta voce: Mette in punto una canna sì longa che gli aggionga dal canto di drieto insino allo stomaco in guisa di argomento; poi lo lega bocconi sur una tavola che sia ben disteso in forma ché di niente si possa muovere; e fallo stare col collo disteso a bocca aperta; poi li mette, come ho detto, questa canna dietro, e vadi insino allo stomaco; poi empie la canna di polvere di bombarda e dà fuoco; e per forza schizzarà per bocca tutto 'l superfluo e riseccato cibo; e serri i denti se sa, che n'escirà, come di bombarda pietra, ma non di quel sapere; poi fa che beva aceto forte puro, e subito sarà guarito. Poi a quello che aveva la stretta al petto voltossi, e disse ad Amerigo: A. costui bisogna allargare il petto. Sicché domattina fallo legare riverso in forma che di niente si possa muovere; poi col nostro succhiello grosso lo sue chiella per bocca e per lo mezzo del gargalone infimo alla fonte dello stomaco; poi abbi quattro libbre di burro strutto, e quando ben bolle, giù per le canne li mette; e gittarà dal canto di dietro ogni cattivo umore raccolto.
Amerigo rispose: Lassate fare a me, maestro. |