NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Così durò non molto tempo che a Firenze venne un signore forestiero e comprò molti drappi ed un taglio di broccato d'oro molto ricco e d'assai valore; non so in che modo, il Piovano Arlotto aveva preso amicizia con questo signore il quale mostrava grande famigliarità col Piovano il quale s'adoprò in modo che il sartore suo amico, per fargli quel bene, venne a tagliare una vesta di questo broccato a questo signore, e come ebbe poste le cesoie in sul broccato, vede il sartore che quella è una ricca cosa, e allarga la mano, quanto può.
     Di subito il garzone dice forte:
     - Maestro quella bandiera!
     Il maestro presto rispose:
     - Di questo colore non v'era.
     Non giovò il ricordo del garzone, né quello del Piovano che il maligno sartore ne rubò circa a un braccio. Da questa facezia nacque il proverbio: È come la bandiera del Piovano Arlotto.

     (Facezia LXV)



     LA STORIELLA DEGLI ASTRONOMI
     Il Piovano vergognandosi d'esser stato da alcuni valentuomini sorpreso a giostrare con le canne insieme con una brigata di capiscarichi, per giustificarsi, narra loro una graziosa novellina.

     C
     ERTI cittadini letterati e dabbene andandosi a spasso fuori di Firenze circa a miglia due, su un certo prato, dietro a casa sua, trovano parecchi compagnoni tra i quali era il Piovano Arlotto, e giostravano con canne l'uno contro all'altro a cavallo.
     Vergognossi alquanto il Piovano d'essere stato veduto da quegli uomini da bene, i quali lo salutarono e dissero:
     - Che fate voi costi con cotesta canna in mano?
     Rispose:
     - No' abbiamo desinato in cotesta casa e forse abbiamo troppo carica la borina, e per avventura siamo tutti cotti, o buona parte, ed interviene a me come intervenne a dieci buoni astronomi, i quali viddero per iscienzia, e per punto d'astrologia, come nella terra loro doveva piovere un dì determinato un'acqua di tal natura, che bagnerebbe la terra in modo che essa gitterebbe un puzzo che tutti quelli che lo sentissero, uomini e donne, grandi e piccini, diventerebbero matti, e ciò per la siccità e aridità della terra, che era stato gran tempo che non vi era piovuto.


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