NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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[Indice]

     (Dal Cortigiano)



     LUIGI DA PORTO

     GIULIETTA E ROMEO

     N
     EL tempò che Bartolomeo Dalla Scala, signore cortese e umanissimo, il freno alla mia bella patria a sua posta e strigneva e rallentava, furono in lei, secondo che mio padre dicea aver udito, due nobilissime famiglie, per contraria fazione o per particolar odio nemiche, l'una i Cappelletti e l'altra i Montecchi nominata; dell'una delle quali si crede certo esser questi che ora in Udine dimorano, cioè messer Nicolò e messer Giovanni, detti Monticoli di Verona, per istrano caso quivi venuti ad abitare: benché poco altro di quello degli antichi seco abbiano in questo luogo recato, fuori che la lor cortese gentilezza. E avvegnaché io alcune vecchie croniche leggendo abbia trovato come queste due famiglie unite cacciarono Azzo da Esti governator della detta terra, il quale poscia col favore de' Sambonifazi vi ritornò; nondimeno, siccome io la udii, senza altrimenti mutarla a voi la sporrò.

     Furono adunque, come io dico, in Verona sotto il già detto signore le sopraddette famiglie, di valorosi uomini e di ricchezze ugualmente dal cielo e dalla fortuna dotate. Tra le quali, come il più delle volte, fra le gran case si vede avvenire, checché la cagion si fosse crudelissima nimistà regnava; per la quale già più uomini erano così dell'una come dell'altra morti, in guisa che tra per istanchezza e per le minacce del signore, che con dispiacere grandissimo le vedeva nemiche, s'eran ritratte di più farsi male, e senza altra pace col tempo in modo dimesticate, che gran parte de' loro uomini insieme parlavano. Essendo così costoro quasi rappacificati, avvenne un carnevale che in casa di Messer Cappelletti, uomo festoso e piacevolissimo, il quale primo della famiglia era, molte feste si fecero e di giorno e di notte, ove quasi tutta la città concorreva. Ad una delle quali una notte (com'è degli amanti costume, che le lor donne, siccome col cuore così anco col corpo, purché possano, ovunque vanno seguono) un giovane de' Montecchi, una sua crudel donna seguendo si condusse. Era costui giovane molto, bellissimo e grande della persona, leggiadro e accostumato assai: perché trattasi la maschera, come ogni altro faceva e in abito di ninfa trovandosi non fu quivi occhio che arrimirarlo non si volgesse, sì per la sua bellezza che quella d'ogni più bella donna che ivi fosse avanzava e si per la maraviglia che in quella casa, massimamente, la notte, fosse venuto. Ma con più efficacia che ad alcun altro, ad una figliola del detto messer Antonio venne veduto, ch'egli sola aveva, la quale di soprannaturale bellezza e baldanzosa e leggiadrissima era. Costei, veduto il giovane, con tanta forza nell'animo la sua bellezza ricevette, che al primo incontro de' loro occhi di più non esser di se stessa le parve. Stavasi costui in riposta parte della festa con poca baldanza tutto solo e rade volte in ballo o in parlamento alcuno si tramettea, come quegli che da amore quivi guidato, con molto sospetto vi stava: il che alla giovane forte dolea perciocché piacevolissimo udiva ch'egli era e grazioso. E passando la mezza notte e il fine del festeggiare venendo, il ballo del torchio o del cappello, che dire vogliamo, e che tutto dì nel finir delle feste veggiamo usare, s'incominciò; nel quale in cerchio standosi, l'uomo la donna, e la donna l'uomo, a sua voglia permutando si piglia. In questa danza da alcuna donna fu il giovane levato, e di poi a caso presso la già innamorata fanciulla posto. Era dall'altro canto un nobile giovane, Marcuccio Guercio nominato, il quale per natura così il luglio come il gennaio le mani sempre freddissime avea: perché giunto Romeo Montecchi (che' così era il giovane chiamato) al manco lato della donna, e come in tal ballo si usa di fare, la bella sua mano in mano presa disse a lui quasi di subito la giovane forse vaga di udirlo favellare: Benedetta sia la vostra venuta qui presso me Messer Romeo. Alla quale il giovane, che già del suo mirare accorto s'era, ma ravigliato del parlar di lei, disse: Come, Madonna, benedetta la mia venuta? Ed ella rispose: Sì, benedetto il vostro venire qui appo me, perciocchè voi almeno questa sinistra mano calda mi terrete, laddove Marcuccio la destra mi agghiaccia. Costui, preso alquanto d'ardire, seguì: Se io a voi con la mia mano la vostra riscaldo, voi co' be' vostri occhi il mio cuore accendete. La donna dopo un breve sorriso, schifando d'essere con lui veduta o udita ragionare, ancora gli disse: Io vi giuro, Romeo, per mia fede, che non è qui donna la quale agli occhi miei bella pare quanto voi. Il giovane, già tutto di lei acceso, rispose: Quale io mi sia sarò alla vostra beltade, se a quella non ispiacerà, sempre fedel servo. Lasciato poco appresso il festeggiare e tornato Romeo alla sua casa, considerata la crudeltà della primiera sua donna, che di molto languire poca mercede gli dava, deliberò quando a costei fosse in grado, quantunque de' suoi nemici discesa, tutto donarsi. Dall'altro canto, la giovane, poco ad altro che a lui solo pensando, dop o molti sospiri tra sè stimò lei dover sempre felice essere, se costui per isposo avere potesse; ma per la nimistà che tra l'una e l'altra casa era, con molta paura poca speme di giungere a sì lieto grado tenea. Onde fra due pensieri di continuo vivendo, a sé stessa più volte disse: O sciocca me, a quale vaghezza mi lascio io in così strano labirinto guidare, ove, senza scorta restando, uscire a mia posta non ne potrò? giacché Romeo Montecchi non m'ama, perciocché per la nimistà che ha co' miei, altro che la mia vergogna non può cercare; e posto che per isposa egli me volesse, il padre mio di darmegli non consentirebbe giammai. Dappoi nell'altro pensiero venendo, dicea: Chi sa? forse che per meglio rappacificarsi queste due case, le quali già stanche e sazie sono di farsi tra loro più guerra, mi potrebbe ancora venir fatto d'averlo in quella guisa ch'io lo disio. Ed in questo fermatasi, cominciò essergli di alcuno sguardo cortese. Accesi dunque i due amanti di ugual fuoco, l'uno dell'altro, il bel nome e l'effigie nel petto scolpita portando, dier principio quando in chiesa, quando a qualche finestra a vagheggiarsi; in tanto che mai bene né l'uno né l'altro aveva, se non quando si vedeano. Ed egli massimamente sì de' vaghi costumi di lei acceso si era, che quasi tutta la notte con grandissimo pericolo della sua vita, se stato vi fosse trovato, dinanzi alla casa dell'amata donna solo si stava; ed ora sopra la finestra della sua camera per forza tiratosi, ivi, senza ch'ella o altri il sapesse, ad udirla parlare si sedea, ed ora sopra la strada giaceva. Avvenne una notte, come amor volle, la luna più del solito rilucendo, che mentre Romeo era per salire sopra il detto balcone, la giovane (o che ciò a caso fosse, o che l'altre sere sentito l'avesse) ad aprire quella finestra ne venne, e fattasi fuori lo vide. Il quale credendo che non ella, ma qualche altro il balcone aprisse, nell'ombra di alcun muro fuggire volea; onde ella conosciutolo e per nome chiamatolo, gli disse: Che fate qui a quest'ora così solo? Ed egli, già conosciuta avendola, rispose: Quello che amor vuole. E se voi ci foste colto, disse la donna, non potreste voi morirci di leggieri? Madonna, rispose Romeo, sì bene che io qui potrei agevolmente morire; e ci morrò di certo una notte se voi non mi aiutate. Ma perciocché io sono ancora in ogni altro luogo così presso alla morte, come qui, procaccio di morir più vicino alla persona vostra ch'io possa; colla quale di vivere sempre bramerei, quando al cielo ed a voi piacesse. Alle quali parole la giovane rispose: Da me non rimarrà mai che voi meco onestamente non viviate; così non restasse più da voi, o dalla nimistà che tra la vostra e la mia casa io veggo! A cui il giovane disse: Voi potete credere, che più non si possa bramar cosa, di quel ch'io voi di continuo bramo; e perciò, quando a voi sola piaccia d'essere così mia, com'io d'esser vostro desidero, io il farò volentieri; né temo che alcuno mi vi tolga giammai. E detto questo, messo ordine di parlarsi una notte con più riposo, ciascuno dal luogo ov'era si dipartì.


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