NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Ant. - Fottiventi.
     Nan. - Madesì, fottiventi.
     Ant. - Che facevi tu, mentre ti miravano?
     Nan. - Fingeva onestà di monaca, e guardando con sicurtà di maritata, faceva atti di puttana.
     Ant. - Benissimo.
     Nan. - Stata un terzo di ora in mostra, nel più bello del motteggiar loro mia madre, venuta a la finestra, e fattasi vedere un tratto, quasi dicesse: Ella è mia figlia, me ne fece levar seco; e rimasi gli impaniati in secco, come una tirata di pesce, se ne girono saltellando ne la foggia che saltellano i barbi e le lasche fuori de l'acqua; e venuta la notte, ecco il tic, toc, tac a la porta; ed andata giuso la padrona, mia madre si pose ad ascoltare ciò che diceva quello che picchiò, e ascoltando ode uno che stando turato ne la cappa disse: Chi è quella che era pur dianzi a la finestra? rispose ella: Una figliuola d'una Gentildonna forestiera, che secondo che io posso comprendere, il padre è stato ammazzato per le parti, onde la meschina se n'è fuggita qui, con alcune poche cosette che ha potuto carpire nel fuggirsene. E tutte queste ciancie gliene aveva date ad intendere mia madre.

     Ant. - Galante.
     Nan. - Udendo ciò il camuffato le dice: Come potrei favellare a la Gentildonna? A modo niuno, risponde ella, perché non ne vuole intender niente; e spiando egli se io ero donzella, gli rispose: Donzellissima, né le si vede altro che masticar Ave marie. Chi mastica Ave marie, sputa Pater nostri, egli rispose; e volendo prosuntuosamente salir suso, non poté, per ciò che ella non volle mai. Onde le disse il Cortigiano: Fammi almeno una grazia, dille che, quando voglia ascoltare uno, che tu le porrai cosa inanzi che te ne benedirà per sempre; e giurandoli di farlo, gli diede licenza. E tornossi suso, e statasi un pezzo, se ne venne a noi, dicendo: Certamente non ci sono i migliori trovatori del vin buono che gli imbriachi; la vostra figlia è stata sentita a naso, però che questi bracchi Cortigiani scovano di tratto le quaglie; questo dico per uno che in persona propria mi è venuto a richiedere la vostra udienza. No, no, risponde mia madre, no, no; ed ella che aveva una lingua serpentina, le dice: Il primo segno di una donna prudente è il sapere pigliare la ventura quando Iddio la manda; egli è uomo che vi può far d'oro, e con dirle: Pensateci suso, ci lasciò. E dando la mattina parecchi tratti di corsa, con una tavola bene apparecchiata a mia madre, rivendaiuola di consigli, e troppo buona massaia del suo utile, fece tanto, che ella si recò a sua volontà. Onde le promise di ascoltare l'amico, che si credeva sballare lane francesche a dormir meco, e fattolo venire, doppo mille giuri e scongiuri, caparrò la mia verginità, promettendomi Roma e Toma.


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