Ant. - L'Ancroia non fu sì cruda.
Nan. - Tu sei in su le pietosarie.
Ant. - Ci sono e ci voglio essere.
Nan. - Stattici se tu ci sei, che pur che mi ascolti basta.
Ant. - Ti ascolto, non dubitare.
Nan. - Che spasso era a vedere nel mezzo del piacere che si pigliava alcuno di me, darmi a piangere senza cagion niuna, e sendo dimandata; Perché piangete? con certi singhiozzi e con certi sospiri aggoluppando le parole dicea col pianto: Io sono straziata, io non sono apprezzata da te, ma pazienza poi che piace a la mia fortuna pessima. Altra volta nel partirsi da me uno per due ore, gli dicea piangendo: E dove andate? a qualcuna di quelle che vi trattano come meritate; onde il goffo se ne teneva buono che una donna stesse mal di lui. Piansi anco spesso nel venire a me uno, che non ci fosse venuto di quei duo dì, per fargli credere che lo facessi per allegrezza di rivederlo.
Ant. - Tu avevi le lagrime molto in sommo.
Nan. - Fa stima che io fossi un terreno di quelli che zampillano fuori l'acqua tosto che son tocchi; anzi di quelli che la fanno senza punto toccargli; ma non piansi mai se non con un occhio.
Ant. - O piangesi con un occhio?
Nan. - Le puttane piangono con uno, le Maritate con due, e le monache con quattro.
Ant. - Questo sì che è bello a sapere.
Nan. - Saria bello, se te lo volessi dire. Ti dirò bene che le puttane piangono con uno, e con l'altro ridono.
Ant. - Questo è ben più bello; or dimmi come?
Nan. - Non sai tu, poveretta, che noi Puttane (vo' dir così) abbiamo sempre il riso in uno, e ne l'altro il pianto? e che sia il vero, per ogni cosellina ridiamo, e per ogni cosellina piagniamo; e i loro occhi sono come un Sole rannuvolato, che ora spunta fuori il raggio, ed ora l'asconde; nel mezzo del riso scoccano un piantetto, e questi così fatti risi, e cotali così fatti pianti, fece io meglio che Puttana che venissi mai di Spagna; e con essi assassinai più uomini, che non muoiono ne la paglia per queste Reverendissime Corti; e non ci è cosa più necessaria che i risi e i pianti che ti ho detto; ma bisogna fargli a tempo, perché scappato che ti è il tempo de le mani, non vagliano nulla, e sono come le roselline da damasco, che se non sono colte a la alba perdeno l'odore.
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