NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     Passarono intanto otto o dieci di, che ser Agostino, pensando alla sua Mea, che gli era riuscita meglio che pensato non s'aveva, si dispose di tornare a visitarla, e veder se egli potesse colpir seco di nuovo, ma non come prima a macca, anzi, pentito al tutto di quel che fatto aveva, in quel modo medesimo vestito da contadino, tolse il papero stesso e un paio di buoni e grassi capponi, con animo di darle l'uno per lo benefizio ricevuto, e gli altri per quello che egli sperava di ricevere, e far seco la pace. E così un giorno in sull'ora medesima sfugiascamente se ne venne alla strada per la via del Galluzzo, e così in verso Firenze pianamente camminando, appoco appoco si condusse al Portico; e quindi dalla casa della sua Mea passando, la vide per buona sorte appunto alla finestra, et ella lui, e conobbelo subito; e al papero e ai capponi si avvisò troppo bene dello animo suo. Per la qual cosa dispostasi alla vendetta, veggendo che da lui era guardata, rise e accennollo così colla mano, e levossi 'n un tratto dalla finestra, e a un suo amante che per ventura aveva in casa, e che pure allora s'era stato un pezzo seco, disse quello che far dovesse; e con esso lui sceso la scala, e nascosolo nella volta, se ne venne, e aperse l'uscio. Il prete era già comparito, e postosi al dirimpetto; sicché a prima giunta salutò la Mea, e disse: - Io son venuto a portarvi il vostro papero, e questi capponi ancora, se voi gli vorrete. - La donna ghignando gli rispose: - Tu sii il molto ben venuto; passa drento col buon anno, ché io mi sono meravigliata che tu abbi penato tanto a tornarmi a vedere. - Ser Agostino entrò in casa allegrissimo; e la Mea di fatto serrò la porta, e, presolo per la mano, non come l'altra volta a basso, ma su in camera lo menò; dove postisi a sedere, il prete per sua scusa così prese a dire: - Egli è vero, buona donna, che l'altra volta che io ci fui, con esso voi mi portai un poco alla salvatica, e quasi villanamente, ma, se colui non sopravveniva io vi lasciava il papero senza fallo alcuno; ma pensando ch'esser dovesse vostro marito, com'esser doveva, feci così per lo meglio, ché mi parve assai buono spediente per l'onor vostro e per la salute mia. Ma,ora son tornato a fare il debito mio: eccovi innanzi tratto il papero: et i capponi saranno anche vostri, perch'io ho disegnato che noi siamo amici, e tuttavia vi arrecherò quando una cosa e quando un'altra: io ho dei pippioni, delle pollastre, del cado, de' capretti; e sempremai, secondo le stagioni, vi verrò a visitare colle man piene. - Rise la Mea, e rispose dicendo: - Io non credo che mai più alla sua vita ci tornasse quello sciatto di mio marito a quella otta; ma vedi, tu mi facesti montare la luna, di maniera che io t'arei manicato senza sale. - E, questo detto, prese il papero e i capponi, che il prete le lasciò volentieri, pensando che ella si fosse rappacifìcata; e messegli 'n uno armadio, dicendo: - Or ora fo ciò che tu vuoi.


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