NOVELLE ITALIANE DALLE ORIGINI AL CINQUECENTO


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     L'altra sera poi (sendo per Ognissanti) a buon'ora si rappresentarono a bottega di Gian Simone, dal quale furono dopo non molto menati a casa, dove fatto avea ordinare una splendida cena, e poi che essi ebbero mangiato le frutte, fattone andare le donne in camera, caddero sopra il ragionamento di Gian Simone e del suo amore. Perloché lo Scheggia pregò il Pilucca che fusse contento di volere pregare Zoroastro, che con gli incanti suoi gli piacesse d'operare sì, che Gian Simone godesse la sua innamorata, e fargliene possedere, come a infiniti altri uomini da bene pari suoi aveva già fatto. Il Pilucca, detto di fare ogni sforzo, e che domani tornerebbe a rispondere pensando fermamente d'arrecargli buone novelle, da lui ultimamente presero buona licenza; il quale rimase tutto consolato e lieto, parendoli mille anni di ritrovarsi con la sua vedova. I due compagni, fatti vari propositi; se n'andarono a letto; e la mattina andati a trovare quel Zoroastro amico loro, gli contarono tutta la trama; la quale molto piacendoli, perché di simili tresche era desiderosissimo, disse loro molte cose, e molti modi trovarono insieme da farlo trarre e rimaner goffo; e consultato che il Pilucca l'andasse a trovare, e gli dicesse che il negromante era contento di fargli ogni suo piacere, con questo che egli voleva venticinque fiorini innanzi, si partirono da Zoroastro, e il Pilucca andatosene a bottega, del tutto ragguagliò Gian Simone; al quale parve molto strano il negozio dei fiorini, e l'averli a dare innanzi; e non si risolvendo così allora, rispose al Pilucca che fosse con lo Scheggia, e che insieme venissero, ché gli aspettava a desinare, dove si risolverebbe, perché non voleva far nulla senza il consiglio dello Scheggia. Piacque assai questa cosa al Pilucca, e trovato lo Scheggia, che l'aspettava in Santa Reparata, ogni cosa gli narrò; di che egli fu contentissimo: e andatosi a spasso un buon pezzo, in sull'ora del mangiare se n'andarono da Gian Simone; il quale come gli vide, si fece loro incontro, e presigli per la mano, a desinare (ché stava allora in Via Fiesolana) ne gli menò: e poi che essi ebbero fornito di mangiare, ragionato della cosa dell'incanto e dell'incantatore buono spazio, Gian Simone non si voleva arrecare a pagare quei venticinque ducati, e maggiormente dovendoli dar prima: pure lo Scheggia, dicendoli che il negromante farebbe di modo che la sua donna non potrebbe vivere senza di lui, fece tanto che egli acconsentì con questo intento, che innanzi che i danari si pagassero, voleva veder segno dell'arte sua, onde potesse sperare di ritrovarsi con la sua innamorata. - Ben sapete - rispose lo Scheggia - ch'egli è uomo onesto e vi farà vedere cosa che vi maraviglierete, e vi renderete sicuro del tutto; ma avete voi pensato il modo, come vi volete trovare la prima volta seco? ditemi. - Non ancora - rispose Gian Simone. - Disse il Pilucca: - Sarà bene che il primo tratto ve la faccia in su la mezza notte venire al letto, e che ignuda ve la metta allato, e che di poi la faccia in modo innamorare di voi, che ella non vegga altro Dio, e si consumi e si strugga de' fatti vostri, come il sale nell'acqua: e lo farà in guisa, che ella vi verrà dietro più che i pecorini al pane insalato. - Tu l'hai capita - soggiunse Gian Simone; - non si poteva pensar meglio; a codesto modo si faccia: ma prima che io conti la moneta, qualche segno intendo di vedere, non perché io non mi fidi di voi e di lui, ma per non parere una persona fatta a gangheri, anzi mostrare d'essere un uomo e non un'ombra, e per andarne in tutte le cose giustificato; del che l'incantatore mi terrà molto da più. - Egli non vi si può apporre, seguitò lo Scheggia, così ben favellate; e però domandasséra l'altra, che è domenica, noi insieme ce n anderemo a trovano a casa, là dove egli sta in Gualfonda, e vedrete miracoli. - E così molt'altre cose ragionato, restati unitamente di ritrovarsi la domenica sera in Santa Maria Novella, se n'uscirono fuori, e Gian Simone lieto se n'andò a bottega, e i duoi compagni a trovare Zoroastro.


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