Opere di letteratura italiana e straniera |
Lo stupido e crudele Francesco Borbone moriva il giorno 8 novembre 1830. Nell'agonia della morte vedeva intorno al suo letto le ombre dei sacrificati; onde negli estremi deliri, asseverano dicesse: "Che cosa sono queste grida? Il popolo vuole la costituzione? Dategliela, e lasciatemi tranquillo!"
La congiura dei fratelli Rossaroll, quella del frate Angelo Peluso, la insurrezione di Catania e di Siracusa per opera di Salvatore Barbagallo-Pittà e di altri generosi, quella di Aquila e di Cosenza, la spedizione dei fratelli Bandiera e compagni diedero luogo a nuove strazianti uccisioni, a condanne numerosissime. E in modo particolare il macellamento dei generosi Bandiera coi sette loro amici mosse a sdegno un cuore nobilissimo, quello di Carlo Pisacane, il martire, del quale particolarmente imprendiamo oggi a parlare. Il nome di Carlo Pisacane primeggia fra gli uomini che coll'ingegno e col valore cooperarono grandemente a pro della patria nostra e che per essa fecero sacrifizio della vita. Generoso fra quanti mai ne ebbe l'Italia, volle con un pugno di prodi ritentare quella spedizione già fallita ai fratelli Bandiera. |