Le azioni da sottoporre all'attenzione dell'apposita Commissione permanente2, che valutava e riferiva al Ministero dell'Interno, dovevano essere documentate con l'"appoggio di chiare ed irrefragabili prove" in un atto consolare del Consiglio delegato del Comune, e da un'attestazione giudiziaria dei testimoni oculari presenti al fatto. Una ulteriore e fondamentale azione di accertamento veniva svolta dalla locale sezione dei Carabinieri Reali, ai quali veniva sempre richiesto uno speciale rapporto. Le Prefetture infine erano incaricate di trasmettere la documentazione al Ministero dell'Interno.
Una volta accordato il riconoscimento, la medaglia veniva trasmessa al Sindaco e conferita all'autore, generalmente in occasione di solennità civili, alla presenza del Consiglio delegato e della Guardia Nazionale. Per l'alto valore morale del riconoscimento stesso, era espressamente prevista la privazione nel caso di condanna penale subita posteriormente dal benemerito. |