E' il caso che vide protagonista nell'estate del 1909 Riccardo Magnani, Capitano Commissario appartenente al IX Corpo d'Armata; di conseguenza non esiste nella relativa pratica conservata all'Archivio di Stato di Teramo un documento che ci informi sull'esito della proposta che fu avanzata per il capitano. Il Prefetto, sulla scorta del rapporto dei Reali Carabinieri, formulò il parere (alla relativa Direzione di commissariato militare) che l'atto di coraggio fosse meritevole di un encomio solenne. Per la conoscenza del fatto si trascrive integralmente la relazione del sottoprefetto del circondario di Penne Mercuri:
In tale circostanza il Capitano Sig. Magnani riportò leggera distorsione dei muscoli alla base dell'anulare e mignolo della mano sinistra, - prodotta dall'attorcigliamento della corda redina - nonché una lieve contusione al terzo superiore della gamba corrispondente, prodotta da un urto contro il ferro della gamba dell'animale, ed infine una leggera contusione al petto, dovuta ad un urto contro la spalla del cavallo, che era di statura piuttosto vantaggiosa. |