Opere di letteratura italiana e straniera |
Al Rivelli si aggiunse allora l'inglese Giovanni Edoardo Acton, nome esecrabile per tutta l'italianità e per l'umanità intiera, immeritevole di nascere uomo. Chiamato dal Borbone a Napoli per istabilirvi la marineria, vi andò da Toscana l'anno 1779; divenne in breve volgere di tempo l'arbitro della mente del re, del cuore della regina, e per tali pratiche, giunto a spodestare dagli stalli ministeriali chiunque dimostrasse giustizia e pudore, sopra quella medesima scranna di dove Piero delle Vigne e Bernardo Tanucci erano discesi, si assise solo, dispotizzando del re, del regno, del popolo e di Dio.
Nel 1791, Ferdinando e Carolina, impauriti delle idee di Francia, eccitavano contro di esse l'odio delle turbe ignoranti, usando a ciò l'opera dei preti e dei frati, i quali, mutando in tribuna i pergami e i confessionali, a tutt'uomo predicavano contro gli ordini liberi. Anche le spie si affaccendavano a più potere; Carolina conferiva con esse nella reggia; magistrati, nobili, ecclesiastici si prestavano al cómpito infame. I libri di Gaetano Filangieri erano sbanditi e bruciati; vietati i giornali forestieri, vietate le adunanze dei dotti; e adoperata la frusta, come abbietti furfanti, contro i sospetti di essere amatori delle riforme francesi. |