Opere di letteratura italiana e straniera |
Nella prima metà del 1850 traeva a Lugano, ove ravvivò l'amicizia con Carlo Cattaneo, pel quale nutrì i sentimenti della più alta ammirazione, come colui che professava le dottrine federative. Fu a Lugano che, nella calma di cui gli fu prodiga allora quella Repubblica, egli intese a importante lavoro, quasi a conforto delle sventure in cui versava l'Italia e a dolce rimembranza dei giorni degnamente spesi a pro della patria. Egli scrisse la narrazione su La guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49, che è forse l'istoria più dotta per istudi militari, e più fedele di quante se ne scrissero da amici e da nemici, da nazionali e da forestieri, intorno a quella fase dell'italiana rivoluzione. Ecco come il coscienzioso autore parla del suo libro: "Mentre una turba di scrittori, o servi di un partito ed apologisti di un uomo, o romanzieri più che storici, od ignoranti dei fatti e delle cause dei fatti, avevano completamente falsato la pubblica opinione riguardo agli avvenimenti militari di Roma, io fui il primo a parlare il vero, disprezzando i malcontenti e le suscettibilità che avrebbero sollevato il mio dire." In questo suo lavoro egli si appalesa Apostolo di que' principi politici, filosofici e sociali, i quali formano accumulativamente il simbolo della religione razionale. In varie pagine poi comprova come vano sia l'attendersi schietto ed efficace sussidio dai principi e dalla diplomazia a promuovere la causa della rivoluzione, e come la conventuale disciplina, inflitta alle soldatesche assoldate valga assai meno del fervore proprio delle milizie cittadine a conseguire la vittoria nelle battaglie della libertà. "Tutti, proclama egli, debbono essere militi e soldato nessuno. Nelle guerre nazionali il popolo tutto deve radunarsi al campo; nè deve esservi distinzione fra il soldato ed il cittadino; per cui la guardia nazionale riesce una di quelle assurde instituzioni, figlia del dualismo costituzionale, la quale rappresenta l'esercito del popolo posto a fronte coll'esercito del desposta." |