Beniamino Presutti
Teramo (1907)
Per alcuni aspetti è al limite dell'incredibile – secondo la stampa "davvero nuovo nella forma" - il fatto che si verificò nella città teramana il 24 agosto 1907, e trovando eco nella cronaca de 'L'Italia Centrale' (26 agosto), del 'Corriere Abruzzese' (29 agosto) e de 'L'Araldo Abruzzese' (31 agosto).
Nel primo mattino, proveniente da fuori Porta San Giorgio, una vacca sfuggita al suo proprietario si diresse inferocita lungo il Corso San Giorgio tra gli interdetti passanti, quindi imboccò Via delle Portelle, dove si introdusse nella casa del commesso daziario Salvatore Marani. L'aspetto incredibile del fatto è che la mucca trovò il modo di inerpicarsi sui tredici gradini di una strettissima scala, quindi penetrò in una stanza dove giaceva immobile su una poltrona la madre invalida del Marani, la quale, gridando, sembrava non poter contare sull'aiuto di nessuno.
Aveva invece notato ed inseguito la vacca il quarantunenne Beniamino Presutti, inserviente del convitto nazionale, nato a Teramo il 22 maggio 1866, il quale con sangue freddo penetrò nella stanza, e salito sul letto ingaggiò una lotta con la vacca inferocita, prendendola per le corna, ma venendo sbattuto contro le pareti della stanza. Il rischioso tentativo di riportare la vacca fuori dalla stanza era reso ancora più difficile dalla circostanza che nel parapiglia la porta si era chiusa, ma infine, riportando varie contusioni, il Presutti riuscì nell'intento di riportare fuori la bestia, che fu riconsegnata al legittimo proprietario.
|