c’est la guerre (pron. “sè la ghèr”)
Francese: è la guerra. Inutile prendersela, è giocoforza adattarsi a circostanze spiacevoli che non possiamo mutare. Un modo come un altro di consolare, e di consolarsi.
c’est la vie (pron. “sè la vi”)
Francese: è la vita. Molto simile a c’est la guerre: non bisogna prendersela, così va il mondo.
cherchez la femme! (pron. “sersé la fàm”)
Francese: cercate la donna! Frase attribuita da alcuni al De Sartine, luogotenente di polizia del re di Francia Luigi XV, ma derivata dal poeta latino Giovenale. Comunque, fu resa popolare solo attraverso il romanzo di Alessandro Dumas padre Les Mohicans de Paris, nel quale un commissario di polizia, all’annuncio di ogni nuovo delitto, esclama invariabilmente: “ Cherchez la femme! ” Anche oggi si ripete alludendo alla debolezza degli uomini, sempre pronti a commettere le più grosse sciocchezze per una gonnella.
chi ha dato ha dato...
...e chi ha avuto ha avuto, chi ha tratto profitto dalla situazione se la gode. È un invita ad accettare con filosofia il fatta compiuto, senza rivangare e recriminare. Il verso è entrato nell’uso grazie alla fortuna di una canzonetta napoletana che lo conteneva, composta nell’immediato dopoguerra e piena di rassegnazione, ma anche di speranza, carne attestano gli ultimi versi: Scordammoce ‘o passato, simme
‘e Napule, paisà.
chi non beve con me, peste lo colga
Verso de La cena delle beffe (1909) di Sem Benelli (1875-1949), usato carne scherzoso invito ad alzare il bicchiere, e ciò a causa della dizione enfatica e un po’ troppo chiusa con cui lo pronunciava, nel film tratto dal dramma, l’attore Amedeo Nazzari.
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