essere una lenza
Locuzione gergale di origine romanesca, usata per lo più scherzosamente con riferimento a un furbacchione, uno che ci sa fare, che la sa lunga.
essere (o fare) la gatta morta
Comportarsi con indifferenza sorniona, fingersi ingenuo e distratto per non destare i sospetti dell’avversario e giocarla d’astuzia. Come fanno i gatti in agguato, che fingono di dormire ma che al momento buono balzano e ghermiscano l’incauto uccellino che si è avvicinato troppa. Locuzione di significato simile, nell’uso comune, ad acqua cheta .
essere un (o fare il) ganimede
Essere uno che si veste e si comporta in modo troppo ricercato. Il mitologico Ganimede, bellissimo giovane, fu rapito dall’aquila di Giove, o da Giove sotto forma di aquila, e fatto coppiere degli dei. La locuzione è sempre, più o meno, spregiativo.
essere il gallo della Checca
Essere benvoluto, ammirato, conteso dalle donne, o credere di esserlo e comportarsi di conseguenza: vale a dire un don giovanni nel primo caso, un molesta pappagallo della strada nel secondo. Egli è il gallo della Checca, / tutte vede, tutte becca, canta il dottor Dulcamara ne L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti.
essere una frana
Entrata dal linguaggio giovanile in quello fa-miliare secondo un processo di evoluzione molto frequente, questa locuzione si usa a proposito di persona che non riesce a combinare nulla di buono o di avvenimento risoltosi in un fiasco clamoroso.
esercito di Franceschiello
Si dice, ironicamente, di un’organizzazione, militare o d’altro genere, che suscita compatimento e ilarità per la sua inefficienza. Tale era la fama, costruita attraverso decine di aneddoti, attribuita all’esercito di Francesco II di Borbone (1836-1894), soprannominato “Franceschiello”, ultimo re delle Due Sicilie prima dell’unificazione d’Italia.
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