Infine l'arbitrarietà e l'illegalità della demolizione fu ampiamente comprovata sia dalla deplorazione giunta dal Ministero dell'Educazione Nazionale, sia dal provvedimento che fu preso a carico del Comune, al quale fu sanzionato il pagamento di un indennizzo di lire 10.000 (33). (33) La sanzione fu mal digerita dal Comune, come si intuisce dal contenuto di una comunicazione giunta dalla Soprintendenza ai monumenti e galleria di L'Aquila e rivolta al Podestà: «Non intendiamo certo nè disconoscere nè attenuare le benemerenze del Comune di Teramo in tutto quanto riguarda anche il Culto e la conservazione del pubblico Patrimonio artistico: con tutto ciò, dato che nella questione di S. Matteo il Sup. Ministero ha già deciso una sanzione a cui cotesto Comune deve sottostare per non essersi mostrato ossequiante a precise disposizioni di legge, spero che concorderemo nel modo migliore affinché la somma di L. 10.000 che dovete mettere a disposizione per il restauro di qualche monumento cittadino sia impiegata nel modo migliore».
Io ho risposto che chi ha sparso questa voce è incorso in qualche equivoco o è stato male informato, perché a me, Mons. Muzii disse così: “Veramente una volta ho pensato di mettere il ricordo dei Caduti a S. Domenico, ma il progetto non fu attuato: se adesso si vuol mettere a S. Matteo a me non importa niente”. |