In omaggio a questa Vostra salute, che è cara a me personalmente e come Podestà in nome dei teramani tutti, non mi sembra proprio il caso di intrattenermi per il momento, sul contenuto dell'esposto a Voi diretto dal curato don Lorenzo Di Paolo; senza poter peraltro omettere che esso è quanto meno tendenzioso e poco riguardoso per la Vostra persona a cui, dato le condizioni nelle quali vi trovate, doveva esservi risparmiato il fastidio procuratovi.
La Chiesa di S. Matteo è stata chiusa per ragioni urgenti di estremo interesse pubblico, cioè per la pubblica incolumità dei cittadini di Teramo, a Voi tanto attaccati e che Voi avete nel Vostro cuore come me.
Di tutt'altro parleremo, con la solita cordiale reciproca comprensione, al Vostro ritorno tra noi che vi attendiamo con amore di fedeli e con profonda stima di cittadini, ed io di primo cittadino, della cui veste mi onoro.
Pertanto pensate a completare la cura della Vostra salute, perché presto possiate riprendere la direzione piena, sempre ardente e tanto simpatica, della Diocesi. Il che sovra ogni altro importa a noi come a Voi, e più che Voi stesso, forse.
In questa attesa, vi rivolgo ancora una volta affettuosi auguri di guarigione perfetta, e con un cordialissimo arrivederci presto.
Gradite intanto Eccellenza, i miei personali vivissimi ossequi.
IL PODESTA'
(Magg. U. Adamoli)
(firmato)
[Fonte: Archivo del Comune di Teramo]
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CHIESA DI S. MATTEO
T E R A M O
Ill/mo Sig. PODESTA' del Comune di
T E R A M O
Il sottoscritto Curato della parrocchia di S. Giorgio e Rettore della Chiesa di S. Matteo fa noto a V.E. quanto segue:
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