Federico Adamoli
LA CHIESA PERDUTA
(La vicenda della Chiesa di S. Matteo di Teramo)


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     Nella stessa deliberazione, trasmessa pure all'Eccellenza Vostra per conoscenza il 7 novembre scorso, erano esposte, in modo chiaro ed esauriente, le ragioni che determinavano il provvedimento. Ed ormai, poiché le condizioni statiche della Chiesa di S. Matteo, come è facile comprendere, per effetto delle intemperie della stagione invernale, si vanno aggravando ogni giorno di più, qualunque ritardo potrebbe condurre, con la possibile rovina dell'edificio, a deprecabili eventi, di cui questo Comune, come proprietario dell'immobile e tutore della pubblica incolumità, dovrebbe rispondere.
     Di conseguenza ed in esecuzione della citata deliberazione, da tempo regolarmente pubblicata ed approvata, i lavori di demolizione della Chiesa saranno, senz'altro, iniziati il giorno di giovedì, 16 corrente, per essere rapidamente condotti a termine.

     Di ciò mi affretto a prevenirvi, Eccellenza Reverendissima, per doverosa conoscenza e perché possiate, come sarebbe nel mio desiderio, provvedere Voi stesso per lo sgombro della Chiesa da ogni arredo ad essa pertinente: qualora ciò non avvenga in tempo utile, questa Amministrazione si riterrà autorizzata a provvedervi direttamente nel modo migliore possibile.
     Con i sensi del più profondo rispetto, mi professo, Eccellenza Reverendissima, Vostro devotissimo.

     (Magg. Umberto Adamoli)
     F/to: Adamoli

     [Fonte: Archivio del Comune di Teramo]

     * * *
     + Teramo, 20 gennaio 1941-XIX

     Eccellenza,
     Il Podestà di Teramo à deciso e incominciato, nonostante la mia contraria ed espressa volontà ed il parere sfavorevole della S. Sede, la demolizione di una chiesa di Teramo, dedicata a S. Matteo, col pretesto che questa è pericolante, mentre in realtà è in ottime condizioni statiche.


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