Federico Adamoli
LA CHIESA PERDUTA
(La vicenda della Chiesa di S. Matteo di Teramo)


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     Si trattava infatti d'una caratteristica costruzione originaria del 1385, adattata con nuove forme nella prima metà del secolo XVIII e contenente anche decorazioni notevoli ad affresco, nonché cimeli d'arte di qualche interesse.
     Questo Ministero, mentre deplora vivamente lo stato di fatto, Vi prega di rivolgere un richiamo al Comune di Teramo, facendo presente che, non essendo ormai possibile la riduzione in pristino dell'edificio, l'Amministrazione comunale è tenuta a corrispondere una somma a titolo d'indennizzo, a mente dell'art. 59 della citata legge.


     Trattandosi però di un'amministrazione pubblica, in via di sanatoria, l'indennizzo stesso potrà essere erogato sotto forma di contributo in favore del restauro di uno dei monumenti locali, che sarà designato dal Soprintendente.

     Si attendono assicurazioni.

     IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
     (firmato Bodrero)

     [Fonte: Archivio di Stato di Teramo]

     * * *

     [Telegramma inviato tra febbraio e settembre 1941]

     Duce
     partecipazione concessione mezzomilione ricostruenda chiesa S. Matteo Teramo riempie gioia onore Vescovo fedeli riconoscenti auspicanti prosperità fortuna Vostra Eccellenza Patria diletta.
     Micozzi Vescovo

     [Fonte: Archivio privato Adamoli]



     ASPETTI TECNICI
     I PROBLEMI DEL TETTO E DELLA STATICA

     In questa sezione vengono illustrate le problematiche di natura tecnica che in larga misura sembrano avere determinato la demolizione della chiesa di San Matteo: vengono descritti ampiamente sia i contenuti della discussione che si accese sulle condizioni della struttura dell'edificio, sia gli interventi sul tetto che furono eseguiti negli anni, senza peraltro mai conseguire quel risanamento definitivo che tanti si auspicavano per la chiesa teramana.


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