ante lìtteram
Latino: avanti lettera. Si dice di persona, o di fenomeno culturale, politico, eccetera, che ha precorso i tempi in cui si è storicamente manifestato. “Lettera” era chiamata l’iscrizione apposta alle incisioni d’arte, quale didascalia; le prove delle incisioni tirate senza la “lettera”, prima della stampa vera e propria, erano dette ante litteram e, proprio per questo motivo, avevano grande pregio.
apertis verbis
Latino: con parole franche. Schiettamente, senza peli sulla lingua, chiaro e tondo.
avere molto aplomb (pron. “aplòn”)
Dal francese aplomb; letteralmente: a piombo, perpendicolare. Significa possedere un’assoluta, e a volte sfrontata, sicurezza di sé. In un certo senso, una bella faccia tosta.
a posteriori
Latino: da ciò che è posteriore. Quel tipo di ragionamento per cui si deduce la causa dall’effetto: vedendo un orologio, deduciamo che debba esserci, o esserci stato, un fabbricante di orologi. Spesso la locuzione è usata nel senso puro e semplice di “dopo, a cose fatte”.
a priori
Latino: da ciò che precede. Termine filosofico che nel linguaggio comune è impiegato per descrivere, riprovandolo, l’atteggiamento di chi emette giudizi basati su sue convinzioni preconcette e non alla luce dell’esperienza obiettiva.
araba fenice
Si dice di cosa o persona unica, senza uguali, oppure immaginaria, inesistente. Trovare un idraulico, oggi, è come trovar l’araba fenice, della quale il Metastasio scriveva: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. La fenice — la cui prima menzione si trova in Erodoto (Storie, II, 73) — era un uccello favoloso del quale esi-steva un solo esemplare che si riproduceva se-condo una strana forma di partenogenesi, cioè rinascendo dalle proprie ceneri. A causa di questa leggenda, la fenice fu assunta a simbolo di unicità, di immortalità e di resurrezione.
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