anonimo
DIZIONARIO DEI MODI DI DIRE
PER OGNI OCCASIONE


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     corvée (pron. ”korvé”)

     Francese: richiesta; sottinteso ”opera, lavoro”. Fatica improba, lavoro pesante e ingrato. Corvée si chiamava la prestazione personale, consistente in genere in giornate di lavoro, che nel Medioevo il suddito doveva al feudatario, più tardi al sovrano. Così si chiamava anche, nel linguaggio militare, il servizio di fatica: essere di corvée. Ma quest’ultima locuzione è passata di moda.

     cosi fan tutte

     Si cita, a ironica consolazione del deluso in amore, ripetendo il titolo della celebre opera di Mozart, composta su libretto di Lorenzo Da Ponte e rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1790.

     cru (pron. ”kru”)

     Francese. Indica sia una zona agricola i cui prodotti sono di buona qualità sia i prodotti stessi, in particolare i vini.


     crucifige

     Latino: crocifiggi. Così urlavano gli Ebrei a Pilato (Luca. 23, 21), perché abbandonasse ogni incertezza e mandasse a morte Gesù. In senso figurato, le espressioni gridare al crucifige, volere il crucifige, esprimono la spietata volontà di persecuzione contro qualcuno.

     crumiro

     Così è detto, spregiativamente, il lavoratore che non aderisce allo sciopero, o che sostituisce gli scioperanti. Dal nome di una tribù berbera che viveva in una zona di confine tra Tunisia e Algeria, compiendo razzie ed esercitando il contrabbando, attività alle quali pose fine una spedizione militare francese nel 1881.

     cum grano salis

     Latino: con un pizzico di sale. Si dice a proposito di notizia o di consiglio da accogliere con riserva, non alla lettera ma alla luce del buon senso. Viene da una frase della Storia naturale di Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, XXIII, 77, 3): addito salis grano, “con l’aggiunta di un granello di sale”.


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