I NIBELUNGHI
A CURA DI LUIGI DI SAN GIUSTO
TORINO
UNIONE TIPOGRAFICO - EDITRICE TORINESE
(GIÀ DITTA POMBA) 1947
INTRODUZIONE
Fra tutti i poemi eroici della Germania la Canzone dei Nibelunghi è la più complessa e possente. Essa si estende su tutto il mondo Germanico, dal Reno all'Inghilterra e Danimarca, alla Norvegia e all'Islanda, alla Groenlandia, alle isole Fär Öer poi ancora dal Reno verso il mezzogiorno e il sud-est. Se anche restiamo nell'incertezza che già nei tempi primordiali si sia cantato del combattimento di Siegfried col drago, della morte dello splendido eroe, è sicuro che nel VI e VII secolo d.C. esistevano canzoni su Siegfried e Brunilde, sulla morte di Siegfried e sulla distruzione dei Burgundi.
Nel nord possiamo seguire le canzoni dei Nibelunghi dal IX al XIII secolo; le grandi saghe che si fondano su di esse derivano dal XIV secolo. La canzone tedesca dei Nibelunghi sorse tra il XII e il XIII secolo, e fino al XV secolo venne sempre ricopiata e ampliata.
Nelle canzoni nordiche dei Nibelunghi si riflette tutta la storia dell'antica poesia epica nordica: il sito sviluppo dall'eroismo germanico fino alla cupa e selvaggia temerità, ma nessuna di esse si può misurare, per grandezza di concetti e ricchezza e determinatezza dei caratteri, col poema tedesco.
Il romanticismo ebbe la gloria di scoprire la canzone tedesca, e fu A. G. Schlegel che ne rilevò la grandezza, l'arte e l'unità. E d'allora, poeti e musicisti furono attratti da questo antico e meraviglioso poema. Ricordiamone soltanto due, i più grandi: Riccardo Wagner e Federico Hebbel.
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