demonizzare
Appartiene soprattutto al “politichese”, con tutti i suoi parenti e affini. Demonizzazione è l’atto di calunniare, denigrare un partito, un Paese, un gruppo avverso facendone quasi l’incarnazione del demonio, la fonte di tutti i mali. L’uso e l’abuso di questa famigliola di parole è, come si suol dire,
“strumentale”.
dare l’ ostracismo
Mettere al bando, osteggiare, dichiaratamente o tacitamente, una persona, un’idea, eccetera. Ad Atene, e in altre città con costituzione analoga, i membri dell’assemblea popolare dovevano scrivere su frammenti di terracotta (òstraka) il nome del cittadino accusato di essere un pericolo per lo Stato qualora lo avessero ritenuto tale. Se la maggioranza dei cacci-scheda recava quel nome, l’imputato era condannato ad allontanarsi dal territorio della città per un periodo di tempo che, originariamente, era di dieci anni.
Deo gratias (pron. “déo gràzias”)
Latino: grazie a Dio. Formula di ringraziamento usata nella messa in latino e in altri atti liturgici; nel linguaggio comune è esclamazione di sollievo per l’avverarsi di una speranza: uno scampato pericolo, la fine di una cosa fastidiosa o noiosa, eccetera.
de profundis
Latino: dal profondo. Parole iniziali del Salmo penitenziale 130, che si recita negli uffici per i defunti. Nell’uso comune si dice cantare, recitare il de profundis per lamentare la perdita di una cosa o persona senza che vi sia speranza di riaverla.
derby (pron. “dàbi”, “doebi negli Stati Uniti”)
E’ il nome della celebre corsa ippica inglese per puledri di tre anni istituita nel 1780 dal conte di Derby e che si disputa annualmente all’ippodromo di Epsom. La parola è passata a indicare qualsiasi importante avvenimento sportivo, come per esempio un incontro tra due squadre di rango, della stessa città o tradizionalmente rivali.
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